La Jaguar Bird vola nel secondo ePrix di Diriyah. Sul podio l'ex compagno di squadra Frijns (Virgin) e Vergne (Ds)

La Jaguar di Bird e la Virgin di Frijns
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DIRIYAH – Sam Bird ha spiccato il volo nel secondo ePrix della settima stagione della Formula E. Per il britannico si tratta del primo successo con la sua nuova scuderia, la Jaguar, e il secondo a Diriyah. La vittoria è arrivata dopo la delusione di venerdì, quando aveva forzato un sorpasso che era costato la gara a lui e ad Alex Lynn, e dopo un eccellente pregara (terzo tempo). Bird ha beneficiato della bandiera rossa, “sventolata” dai commissari a tre minuti dalla fine della corsa. Deluso, quindi, l'olandese Robin Frijns (Enivision Virgin), che aveva dominato qualifica e Superpole (la prima nel circuito elettrico) e che si era alternato al comando con Bird, il solo pilota riuscito a vincere in Formula E in ogni stagione.

Il podio è stato completato da Jean-Eric Vergne (Ds Techeetah), scattato dalla settima piazza, che ha dato vita ad uno spettacolare duello (per gli appassionati, un po' meno per gli ingegneri al muretto) con il compagno di squadra Antonio Felix Da Costa, che partiva nono e che gli è arrivato alle spalle. Quando mancavano una decina di minuti alla fine, i due si sono anche toccati, rischiando di compromettere la gara del team franco cinese. La Envision Virgin ha completato il riscatto dopo il primo ePrix con la quinta piazza del debuttante Nick Cassidy.

In sesta e settima posizione i due piloti della Dragon Penske: il brasiliano Sergio Sette Camara (secondo tempo nella Superpole) e lo svizzero Nico Müller. Nonostante sia scivolato in classifica rispetto alla griglia iniziale, Oliver Turvey è tornato a punti confermando i progressi della Nio 333 (“motorizzata” Penske) con l'ottava posizione. Quindi Oliver Rowland (Nissan e.Dams) e Renè Rast (Audi Sport Abt Schaeffler), che si è assicurato anche il punto del giro veloce. Nel complesso un ePrix movimentato, al quale non ha preso parte Edoardo Mortara, rimasto vittima di un incidente nelle libere (sta bene, ma i meccanici non sono risuciti a mettergli a disposizione una vettura competitiva) che ha indotto i commissari a “fermare” le qualifiche delle quattro monoposto alimentate da un powertrain Mercedes: le Frecce d'Argento di Nyck de Vries (14° alla fine) e Stoffel Vandoorne (18°) e ultimo fra quelli che hanno tagliato il traguardo) e l'altro bolide della Rokit Venturi, quello guidato da Norman Sato (15°).

Fra i piloti, de Vries è sempre in testa a quota 29, quattro lunghezze più di Bird che ne ha 25 e sette più di Frijns che ai 18 punti della piazza d'onore ha potuto sommare i 3 della Superpole e quello del più veloce in qualifica. In doppia cifra anche Mortara (18), Vergne, Evans e Rast (il migliore dei piloti andati a punti in entrambe le gare arabe) con 15, Da Costa (12) e un altro terzetto a quota 10. Fra le squadre, la Jaguar (40) è subentrata alla Mercedes-Benz Eq (33) al comando. La Envision Virgin è terza a 32, mentre la Ds Techeetah è quarta a 27. Dopo due gare, la sola Bmw i Andretti è ancora ferma a quota 0. La Formula E si concede adesso oltre un mese di pausa: ripartirà il 10 aprile da Roma.

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Il Gazzettino