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PONTREMOLI - In occasione del premio Bancarella Sport a Pontremoli il 17 luglio scorso, è stato assegnato anche il Premio Bruno Raschi che è il più prestigioso riconoscimento alla carriera di un giornalista con la motivazione che abbia segnato, innovato, riletto, il modo di fare cronaca sportiva.
L’albo d’oro è ricco di firme che hanno fatto la storia, a cominciare da Zavoli che ha aperto la lunga lista, ma per la prima volta è stato assegnato a un giornalista che viene dal mondo delle quattro ruote e la cosa ha fatto anche un po’ scalpore nell’ambiente dove a farla da padrone sono di solito il calcio e il ciclismo, con il pugilato e il tennis subito dietro.
A vincere è toccato allora a Carlo Cavicchi, direttore per trent’anni di testate importanti come Autosprint, SportAutoMoto e Quattroruote, ma con una lunga esperienza anche come inviato di rally in giro per il mondo quando nel raccontare le corse poteva mescolare cronaca e magia diventando riferimento assoluto della disciplina anche in ambito internazionale (non per niente poi diventato per quattro anni presidente della Rally Press Association).
Cavicchi, bolognese settantaquattrenne, adesso si dedica soprattutto alla scrittura alternando romanzi a saggi legati al mondo delle automobili.
L’albo d’oro del Premio Bruno Raschi
2005 – SERGIO ZAVOLI
2006 – ANTONIO GHIRELLI
2007- GIAMPAOLO ORMEZZANO
2008 – CANDIDO CANNAVO’
2009 – BRUNO PIZZUL
2010 – GIANNI MURA
2011 – LEA PERICOLI
2012 – GIANNI MINA’
2013 – MARIO SCONCERTI
2014 – RINO TOMMASI
2015 – GIAMPIERO GALEAZZI
2016 – FEDERICO BUFFA
2017 – CLAUDIO GREGORI
2018 – MASSIMO DE LUCA
2019 – ITALO CUCCI
2020 – BEPPE CONTI
2021 – CARLO CAVICCHI
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Il Gazzettino