Automotive, incentivi in arrivo: previsti 650 milioni per 2022. Misura fino al 2024. Motus-E, bene incentivi ma rischiano di essere inefficaci

Auto elettriche e ibride plug-in in ricarica
TORINO - Gli incentivi auto dovrebbero arrivare all’inizio della prossima settimana nel Dpcm atteso entro mercoledì e riguarderanno il periodo 2022-2024. Lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TORINO - Gli incentivi auto dovrebbero arrivare all’inizio della prossima settimana nel Dpcm atteso entro mercoledì e riguarderanno il periodo 2022-2024. Lo stanziamento per il 2022 è di 650 milioni di euro. È emerso - secondo quanto si apprende - dalla riunione a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Roberto Garofoli e i ministeri di Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani, Enrico Giovannini e Andrea Orlando. Gli incentivi riguarderanno auto elettriche, ibride e Euro6 e saranno ridotti se non ci sarà la rottamazione. Non saranno interessate le flotte aziendali. Ci sono le moto con rottamazione obbligatoria e il car sharing. «I nuovi incentivi alle auto elettriche, seppur positivi, rischiano di non essere pienamente efficaci». Così Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, associazione che raccoglie tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, commentando la notizia dell’arrivo dell’ecobonus auto.

«In base a quanto apprendiamo da fonti di stampa, infatti - osserva - il Governo sta concedendo fino a 5.000 euro di incentivi per le auto pure elettriche a fronte di una spesa massima di 35.000 euro, mentre fino a 4.000 euro per auto ibride plug-in a fronte di una spesa massima di 45.000 euro. Questo è incoerente con la prontezza degli sviluppi tecnologici in gioco e con le politiche sulle infrastrutture di ricarica messe in campo sinora: infatti da una parte lo Stato finanzierà con 740 milioni di euro le infrastrutture di ricarica ad alta potenza, dall’altra incentiverà auto che non ricaricano ad alta potenza. Servirebbe coerenza fra le misure. Inoltre il fatto che gli incentivi non si estendono alle flotte aziendali rappresenta un’occasione persa. Come già detto, le flotte aziendali possono essere strumento di vera diffusione dei mezzi a batteria, portando sul mercato dell’usato, nel giro di 3-4 anni, veicoli elettrici che potranno essere acquistati anche da famiglie che non possono permettersi un mezzo nuovo. Il rischio vero è che l’ecobonus non sia del tutto efficace e che le risorse messe a disposizione non vengano utilizzate del tutto.» 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino