Acquistavano all'estero auto di lusso, le «ringiovanivano» riducendo il chilometraggio e le vendevano su siti specializzati on-line, incassando l'Iva senza poi...
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Roy De Vita denuncia: «Un profilo fake sui social mi sta rovinando la vita»
Questa operava in tutta Italia e vendeva veicoli di pregio di provenienza per lo più tedesca: Porsche, Mercedes, Audi e Bmw. Sono 18 le persone indagate, cinque quelle raggiunte da provvedimenti restrittivi della libertà personale con 3 arresti (due in carcere e uno ai domiciliari), eseguiti a Pordenone, Anzio e Nettuno (Roma); due obblighi di dimora. Associazione per delinquere, evasione fiscale, truffa, falso materiale e ideologico sono i reati ipotizzati, a seconda delle posizioni. L'operazione nasce da un sequestro per contrabbando doganale, effettuato dalla Guardia di Finanza a Pordenone, di una «Rolls Royce Phantom II» intestata a una società con sede in Svizzera. In parallelo un'analoga indagine era partita in seguito di un controllo amministrativo eseguito dalla Polizia stradale nei confronti di una delle società che vendevano le auto a Codroipo (Udine).
Le due indagini sono confluite in un'inchiesta durata quasi due anni che ha portato alla luce una struttura che operava (per il tramite di società con sedi legali fittizie a Roma e Palermo) nella promozione e vendita in Italia di auto di alta gamma, attraverso noti siti internet specializzati, in totale inosservanza degli obblighi tributari.
Il Gazzettino