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MILANO - Colonnine di ricarica per le auto elettriche sì ma ci sono delle circostanze in cui installarle non è possibile o economicamente sostenibile e in cui sarebbe meglio non sovraccaricare la rete ed è quindi è possibile usare dei furgoni mobili per la ricarica, colonnine ”temporanee” o sostituire le batterie con altre cariche. È quanto emerge da una ricerca del Politecnico di Milano presentata da E- GAP (primo operatore di ricarica mobile, on-demand e sostenibile per auto elettriche in Europa) sull’utilizzo di tecnologie fuori rete (off grid) analizzando vantaggi e svantaggi delle due modalità che possono convivere nel futuro sempre più a trazione elettrico. Le soluzioni per la fuori rete, spiega lo studio possono essere un flotta di van dotati di batteria a bordo che raggiungono il veicolo parcheggiato per erogare la ricarica in loco. Colonnine dotate di un sistema di accumulo che possono essere installate temporaneamente presso un punto di interesse, per un periodo di tempo variabile.
Oppure un sistema misto: accumulo + impianto Fer, una batteria viene accoppiata ad una stazione di ricarica di tipo colonnina per accumulare elettricità in periodi off-peak; la batteria può immagazzinare elettricità dalla rete e/o da un impianto alimentato da fonti rinnovabili.
Eugenio de Blasio, presidente e fondatore di E- GAP dedicato al tema delle ricariche per le auto elettriche. «Come negli anni ‘80 e ‘90 i telefoni mobili iniziarono ad affiancarsi ai telefoni fissi, oggi è necessario integrare le soluzioni di ricarica on-grid e off-grid: in particolare la ricarica mobile tramite van 100% green, pratica e affidabile» ha concluso de Blasio.
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