Alonso e l'incidente di Melbourne: presunta rottura del sedile della McLaren

La McLaren di Alonso
La Formula 1 sta per riaccendere in motori in vista del secondo appuntamento stagionale, domenica prossima in Bahrain, ma intanto resta in primo piano il drammatico incidente...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Formula 1 sta per riaccendere in motori in vista del secondo appuntamento stagionale, domenica prossima in Bahrain, ma intanto resta in primo piano il drammatico incidente capitato a Fernando Alonso in Australia. La Fia, secondo quanto riporta il sito Motorsport.it, ha avviato un'indagine su una presunta rottura del sedile della McLaren, da cui per fortuna il spagnolo è uscito quasi illeso.

La Fia, in particolare, indagherà sulla rottura del sedile in prossimità della spalla, una eventualità che, pur compatibile con la severità degli impatti che ha subito la monoposto capottandosi più volte e schiantandosi infine sulle barriere, che i tecnici intendono valutare grazie anche alle nuove tecnologie che possono mettere in campo. A partire dalle immagini fornite dalla microcamera Hsc (High speed camera) che lavora 400 frame al secondo e consente di capire molte cose grazie alla sua accuratezza.

In Bahrain, intanto, si replicherà con il nuovo sistema di qualifiche gradito in Australia ma che, nonostante le promesse, non è stato modificato. I piloti lo hanno criticato senza mezzi termini e contavano su una immediata marcia indietro, ma la votazione ha portato ad un nulla di fatto. Nonostante questo, il direttore di corsa della Formula 1 per la Fia, Charlie Whiting, parlando con «Autosport» sostiene che i piloti abbiano «spazi adeguati» per rendere noto il loro pensiero ed essere ascoltati da chi deve prendere le decisioni sui regolamenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino