Alla 6 Ore di Silvertone la Ford GT si impone nella GtePro. La Ferrari 488 tra le GteAm

La Ford GT vince nella GtePro della 6 ore di Silverstone
SILVERSTONE – Il terzetto del Jakie Chan Dc Racing – Tung, Jarvis e Laurent – si è imposto nella classe Lmp2 della 6 Ore di Silverstone al volante di una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SILVERSTONE – Il terzetto del Jakie Chan Dc Racing – Tung, Jarvis e Laurent – si è imposto nella classe Lmp2 della 6 Ore di Silverstone al volante di una delle 8 Oreca 07 Gibson in gara. L'unica vettura diversa, la Alpine A470 schierata dalla Signatech Matmud, è rimasta ai piedi del podio, quarta a due secondi e mezzo dalla terza posizione. Al secondo posto l'equipaggio dei nomi illustri, Prost, Senna e Canal, della Rebellion Vaillante, staccato tuttavia di oltre 19 secondi. Perrodo, Collard e Vaxviere si sono classificati terzi con l'auto preparata dalla Tds Racing.

 

La Ford GT con il numero 67 del team britannico della scuderia Chip Ganassi si è imposta nella categoria GtePro approfittando di un pit stop effettuato con la safety car in pista e quindi praticamente a “costo zero” in termini di tempo. Ha tuttavia anche dovuto fare i conti con una portiera “riottosa”, ma con Harry Tincknell al volante (Priaulx e Derani i compagni di squadra) ha tagliato per prima il traguardo regalando il primo successo stagionale all'Ovale Blu. Piazza d'onore per James Calado e Pier Guidi al volante della Ferrari 488 della Af Corse e terzo posto per Frédéric Makowiecki Richard Lietz che hanno completato un podio con tre auto diverse, nel loro caso una Porsche 911 Rsr.

La gara con la quale scatta il Balance of Performance (Bop) automatico (resta specifico per la sola 24 Ore di Le Mans) è stata interessante ed anche spettacolare con 6 macchine (su 7) racchiuse in meno di due giri (quattro in 27 secondi). L'altra Ford Gt che aveva girato molto in testa, quella di Pla, Johnson e Mücke si è classificata quarta, davanti alla seconda Ferrari, quella di Bird e Rigon. Quindi le due Aston Martin Vantage di Thim, Sorensen e Stanway e di Turner, Adam e Serra.


Finale addirittura al cardiopalma nella GteAm, classe nella quale l'ha spuntata la scuderia di Singapore Clearwater Racing con Mok, Sawa e Griffin con la Ferrari 488 gommata Michelin (solo le auto italiane montano pneumatici francesi in questa categoria, tutte le altre “calzano” Dunlop). In realtà, Matt Griffin era solo terzo all'inizio dell'ultimo giro, ma Pedro Lamy (Aston Martin Racing, quasi sempre al comando assieme a Dalla Lana e Lauda) e Miguel Molina (Spirit of Race, con l'altra Ferrari che non è poi riuscita a finire la gara) si sono scontrati aprendogli la strada al successo, addirittura clamoroso per Weng Sun Mok e Keita Sewa, al loro esordio assoluto sulla pista britannica. La Vantage V8 ha salvato almeno il secondo posto, mentre il podio è stato completato dal terzetto del Dempsey Proton Racing con Christian Ried, Matteo Cairoli e Marvin Dienst con la Porsche 911 Rsr.


  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino