INDIANAPOLIS – Fernando Alonso non smette di sorprendere. In Formula 1 si batte sempre come un leone – anche nei diverbi con il Muretto – ma nelle prove per la...
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Lo spagnolo ex ferrarista ha piazzato il suo giro veloce verso la fine, a differenza dei colleghi, evidentemente già abituati a girare ripetutamente a velocità sbalorditive sul circuito. “Guidare nel traffico è stata una buona scuola”, ha ammesso Alonso. Che ha poi spiegato come stare dietro agli altri si veda come affrontano le curve mentre quelle che sembrano traiettorie sbagliate sono invece manovre di preparazione alla tornata successiva.
Alonso ha chiuso quarto con un giro completato a 225,619 miglia orarie. Il più veloce dei 33 (che hanno completato complessivamente 2.362 giri sulla Motor Speedway americana) è stato il 36enne britannico Jay Howard (Schmidt Peterson Honda) che ha sfiorato un giro da 365 km/h, 364,909 per la precisione, vale a dire 226,774 miglia all'ora.
Il secondo, che è anche il primo del terzetto del team Andretti, è Ryan Hunter-Rey con un giro da 225,826 m/h. Il collega Marco Andretti, il 30enne nipote di Mario (altro pilota che ha legato il proprio nome a quello di Ferrari) è stato più lento (si fa per dire), ma solo di pochissimo: 225,709. Al quinto posto, dietro Alosno, uno che è anche andato a sbattere, e cioè Josef Newgarden (Penske Chevrolet) con una tornata da 225,455 miglia orarie. La 101° edizione della 500 Miglia di Indianapolis si corre il 28 maggio.
Il Gazzettino