Gli altri cadaveri invece sono stati nascosti per un mese nella cantina della casa che condividevano con i loro due bambini in via dell’Armata Rossa, nell’area di Zyuzelskij, nella regione russa di Sverdlovsk. La coppia ha confessato gli omicidi al Comitato investigativo russo. «La 24enne ha ucciso sua madre e sua sorella e ha nascosto i corpi in cantina», ha detto una fonte della polizia. Mentre Alexander «ha accoltellato a morte il marito della sorella di Anastasia lo stesso giorno, e il 28 febbraio ha ucciso Dryabin che ha provocato la sua gelosia». Sono stati soprannominati Bonnie e Clyde dai media russi dopo aver scoperto che Anastasia aveva già precedenti condanne. «Entrambi i sospetti sono stati accusati di omicidio intenzionale», hanno detto gli investigatori. I rapporti dicono che la donna deve affrontare fino a 20 anni di carcere, mentre Alexander potrebbe essere imprigionato a vita. I figli di sei e due anni, il più grande avuto da una precedente relazione e il più piccolo con Alexander, potrebbero aver assistito alla mattanza. La sorella Snezhana e Anton, invece, avevano tre figli di età inferiore agli otto anni. Sotto choc l’intera comunità dopo la confessione e il racconto raccapricciante. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino
Una giovane coppia ha confessato di aver ucciso quattro persone e di aver vissuto con i corpi nella loro casa per quasi un mese. Anastasia Ryabukhina, 24 anni, e il suo fidanzato Alexander Netunaev,...