Dalla rete alle piazze: sono nati sui social network i gilet gialli, che stanno bloccando la Francia. E soprattutto senza leader, non legata a partiti politici o a sindacati. Dal...
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Francia, continua la protesta dei "gilet gialli": 150 blocchi sulle autostrade regionali
E spesso sono persone che il carovita delle metropoli ha costretto ad emigrare e a ripopolare le campagne francesi più deserte. La scintilla è stata, accanto al prezzo del barile del petrolio in ascesa, l'impennata delle tasse su gasolio (+14%) e benzina (+7%) legata alla cosiddetta transizione ecologica, l'insieme di norme per rottamare l'attuale parco veicoli e passare all'elettrico o l'ibrido. Aggiunte agli aumenti delle imposte sul gas, sul tabacco, della CSG (i contributi sociali in busta paga), gli incrementi hanno avuto un impatto negativo sul potere d'acquisto. A dispetto delle ultime statistiche, che parlano di un aumento delle capacità di spesa delle famiglie, i «gilet gialli» hanno la percezione molto marcata di «lavorare per nulla», come ripetevano gli slogan di oggi.
L'icona del movimento resta la signora Jacline Mouraud, una bretone 50enne che suona la fisarmonica e fa l'ipnoterapeuta, ma che per arrivare a 1.000 euro al mese deve fare la sorvegliante anti-incendio.
Il Gazzettino