Giorgio Armani diventa socio fondatore e sostenitore della Scala. Il sovrintendente Meyer: «Due simboli di bellezza»

Giorgio Armani tra i suoi modelli
Giorgio Armani entra in pompa magna alla Scala. «Il Gruppo Armani diventerà Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala, che nel 1997 si è costituito in...

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Giorgio Armani entra in pompa magna alla Scala. «Il Gruppo Armani diventerà Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala, che nel 1997 si è costituito in Fondazione attiva nella diffusione dell'arte musicale in Italia e all'estero, attraverso la conservazione e la valorizzazione di un ricco patrimonio produttivo, musicale, artistico, tecnico e professionale», si legge in una nota del teatro.  L'impegno, annunciato nel corso del consiglio di amministrazione di oggi, sarà formalizzato il prossimo 17 maggio. Già al momento della sua costituzione, Giorgio Armani era stato tra i primi a sostenere la Fondazione, e adesso rinnova il suo impegno in questo  momento particolarmente delicato per il mondo dello spettacolo. L'impegno economico di un socio sostenitore, da statuto, è versare 600 mila euro in cinque anni.

«Il mio impegno verso Milano, in questo ultimo anno così sconvolgente, è stato importante su tutti i fronti e non potevo certo trascurare il settore della cultura», ha dichiarato Giorgio Armani, presidente e ad del Gruppo. «Le arti vengono sempre messe in secondo piano nei momenti difficili perché non appaiono immediatamente vitali e necessarie. E invece lo sono - ha aggiunto lo stilista - Il teatro, la musica, il balletto sono pura espressione di bellezza e delle più alte qualità umane - creatività, ingegno, fantasia, impegno - che stimolano il progresso e la rinascita. Questa iniziativa è dedicata di nuovo alla città di Milano, per il valore simbolico dell'istituzione, ma anche per i miei legami affettivi e personali con essa, per i ricordi dei tanti spettacoli e concerti cui ho assistito, degli ospiti illustri che ho vestito, di esperienze indimenticabili come la creazione dei costumi, nel 1994, per l'Elektra di Richard Strauss diretta dal Maestro Sinopoli».

«Il Teatro alla Scala e Giorgio Armani - ha commentato il sovrintendente e direttore artistico della Scala, Dominique Meyer - sono due simboli dell'Italia nel mondo ma sono anche due realtà profondamente milanesi. Essere insieme internazionali e inconfondibili, condividere gli stessi obiettivi di bellezza e ricerca instancabile della qualità, vivere dello stesso connubio tra arte e alta tradizione artigiana sono le caratteristiche che fanno del Teatro alla Scala e di Armani, l'incarnazione dello spirito migliore di questa città. 

 

 

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Il Gazzettino