Laura Miola, miss in carrozzina rappresenterà l'Italia a "Miss Wheelchair World"

Laura Miola
Si chiama Laura Miola, ha 27 anni, abita a Scauri e rappresenterà questa sera l'Italia alla finale di "Miss Wheelchair World" in Polonia, concorso di...

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Si chiama Laura Miola, ha 27 anni, abita a Scauri e rappresenterà questa sera l'Italia alla finale di "Miss Wheelchair World" in Polonia, concorso di bellezza riservato a concorrenti con disabilità che vedrà in lizza 24 ragazze, ognuna in rappresentanza del proprio Paese. Laura è dal 2011 sulla sedia a rotelle, soffre di una neuropatia periferica, C.M.T, per la quale l’impulso elettrico che parte dal cervello si ferma alle mani e piedi. Si è laureata in Metodi e tecniche della comunicazione digitale all'Università di Cassino, è sposata con il ragazzo con cui sta insieme da 15 anni.


"Conduco una vita normale, nella più completa normalità - racconta la 27enne scaurese - La bellezza non si può definire, non si può ingabbiare in uno stereotipo, è qualcosa di più grande. Una donna seduta non è meno bella, la carrozzina è un mezzo, una compagna di viaggio, non un qualcosa che ti definisce... Esistono sia barriere architettoniche che culturali. Si possono avere in merito due approcci diversi: sulle barriere culturali ognuno può realmente fare qualcosa. Sono convinta che in base a come uno si vede gli altri lo vedranno di conseguenza; si può tranquillamente dimostrare con la propria vita che non c’è nulla di sofferente, che non viviamo una vita piena di dolori, le sofferenze ce l’hanno tutti e di ogni tipo, noi non siamo diversi in questo".

"Sono orgogliosa di rappresentare l'Italia - continua Laura - in una competizione di livello mondiale. Essere l'unica italiana al MWW per me è un grande onore che non avrei mai pensato di avere. Questo concorso di bellezza è l'occasione per dimostrare che ogni donna è meravigliosa sia sui suoi piedi che sulle sue ruote. È un’ occasione per cambiare l'immagine delle persone con disabilità e cambiare l'immagine che spesso i disabili hanno di se stessi". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino