Siamo al 1116 di Ocean Drive, la struttura Art Decò del 1930, da circa tre anni, è un Boutique hotel di 10 suite. Tutte le stanze sono quelle originali, che furono...
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Oggi le camere vengono vendute tra i 700 e i 3000 dollari a notte, in base ai periodi e alle dimensioni delle stanze. Si va dalla standard, di circa 40mq, alla più costosa, quella dove dormiva lo stilista, la Venus suite di 132 mq con due balconi e vista sull’oceano. L’albergo ospita un ristorante italiano Gianni’s che, non a caso, porta il nome dell’uomo che ha reso celebre la villa. Si mangia a bordo piscina, una vasca, che ha tutta l’aria di una fontana, di 16 metri circondata da mosaici e rivestita in oro 24 carati.
I party ai tempi di Versace (erano gli anni tra il ‘92 e il ‘97) si svolgevano tra il giardino e il cortile interno su cui si affacciavano le balconate delle camere. C’erano rigorosamente uomini, uniche donne ammesse Donatella e la figlia e, di tanto in tanto, qualche top model che veniva a fare visita allo stilista. Dopo quel tragico 15 luglio del 1997 la Villa fu acquistata da un poliziotto che per qualche anno fece feste, ma di tutt’altro genere – a quanto si vocifera aveva più l’aspetto di un “bordello”- e affittava la location per sfilate e shooting pubblicitari.
Negli ultimi anni l’edificio di circa 2000mq ha avuto diversi proprietari. Finalmente, nel 2014, è stato comprato dalla famiglia Nakash (proprietara del marchio di jeans Jordache e di altri hotel) per 42milioni di dollari, un investimento importante per rilanciare la struttura (anche se molto è stato conservato così come era) e rendere la Villa Casuarina, come era il nome originario, un albergo da soggiorni da “mille e una notte”.
Vietato l’ingresso ai curiosi. Se non siete clienti dell’hotel, avrete la sola opportunità di prenotare una cena o bere un drink dalle 6 del pomeriggio in poi. E occhio al dress code: uomini rigorosamente in pantaloni lunghi. Un po’ incredibile per essere a Miami, città sul mare, e soprattutto sulla via più trash di South Beach, ma qui tutto è consentito. Si passa in un attimo dal lusso più sfrenato alla povertà. Ce lo testimonia una coppia italiana, frequentatrice assidua di Miami: il conduttore Luca Giurato, che avrebbe indagato maggiormente sulle cause dell'assassinio di Versace e la moglie, la giornalista Daniela Vergara che trova tutto un pò troppo turistico, nulla a che vedere rispetto al valore straordinario di un uomo geniale, semplice e innovatore che ha avuto un grande amore per le donne. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino