Molti pensano che Zelensky abbia sbagliato a chiedere l'ingresso dell'Ucraina nella Nato. Ma è proprio così?

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Caro direttore,
iniziata l'invasione da parte dei russi, tutti immaginavano un tracollo dell'Ucraina ed un fuggi fuggi generale. In quel momento così buio è emerso Zelensky, un capo che ha sorpreso tutti con la sua personalità e forza morale. È rimasto al suo posto, ha incitato i concittadini a combattere, incoraggiato anche i più scettici a non mollare. Un vero capo popolo ed un eroe in questa tragica circostanza. Ma dobbiamo guardare alla situazione dell'Ucraina anche con gli occhi dello storico: perché questa invasione? Cosa ha fatto scattare la molla dell'aggressione? C'era qualcuno che avrebbe potuto risparmiare morti e distruzioni? Ebbene sì; qualcuno c'era e questo qualcuno si chiama Zelensky, un grande capo popolo che si è dimostrato un piccolo politico con la colpa storica di aver condotto il paese alla rovina, anche in caso di un'eventuale vittoria. Un vero politico non si nasconde dietro frasi come: ogni popolo decide per il suo futuro - liberi di scegliere i propri alleati ecc... ecc... Un esempio per tutti è la Finlandia che non è mai entrata nella Nato per non indispettire l'orso russo. Zelensky invece ha svegliato l'orso e si è fatto azzannare. Non sarà ricordato come un grande politico.


Onorino Serafin
Motta di Livenza


Caro lettore,


sarà la storia ad emettere il suo giudizio su Zelensky e la storia, come noto, si nutre di conoscenza e riflessioni più che di emozioni. Ma c'è un argomento che ricorre spesso in queste settimane a proposito del presidente ucraino: l'accusa che gli viene rivolta di aver provocato Putin con la sua richiesta di aderire alla Ue e alla Nato. E se fosse invece vero il contrario? Cioè se Zelensky, in realtà, avesse capito meglio e prima di altri l'involuzione autoritaria e imperiale della Russia e gli effetti della dottrina Putin? L'altro ieri anche le premier di Finlandia e Svezia, due paesi tradizionalmente neutrali e poco inclini ad assecondare strategie belliche, hanno reso noto di voler chiedere l'ingresso nella Nato. Anche loro come Zelensky sono irresponsabili? Anche loro stanno provocando l'orso russo? O più semplicemente anche loro hanno capito che un'epoca è finita. Che la Russia oggi non rappresenta più un ingombrante vicino di casa con cui però si può convivere, fare affari e comprare gas, ma una minaccia costante da cui difendersi? La filosofia (Wandel durch Handel, Cambiamento attraverso il commercio) con cui la Germania e l'Europa hanno plasmato il rapporto con la Russia negli ultimi anni ha rivelato tutta la sua inefficacia. La Russia di Putin è cambiata. Ma in un senso ben diverso, anzi opposto, da quello immaginato. Bisogna prenderne atto.
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Il Gazzettino