La Tav è un'opera inutile e dannosa? I numeri (ufficiali) dicono cose diverse

La Tav è un'opera inutile e dannosa? I numeri (ufficiali) dicono cose diverse
Egregio Direttore, la notizia è passata inosservata: prima soffocata nel caos della campagna elettorale, dopo il voto completamente scomparsa nel frenetico rebus del...

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Egregio Direttore,
la notizia è passata inosservata: prima soffocata nel caos della campagna elettorale, dopo il voto completamente scomparsa nel frenetico rebus del toto-governo. Nessuna forza politica ne fa cenno, silenzio da quasi tutti i media. L'Osservatorio per il TAV Torino Lione presso la Presidenza del Consiglio, ha ammesso che le previsioni commerciali per tale tratta ferroviaria fatte circa dieci anni fa sono state smentite dai fatti, riconoscendo che lo scenario attuale è molto diverso da quello previsto. Anche se tardivamente, ora sono gli stessi progettisti a porsi dei dubbi sull'effettiva utilità della struttura proposta ma nonostante i numeri non giustifichino l'opera, il governo ha riaffermato la volontà di proseguire il percorso intrapreso, senza fornire alcuna motivazione a riguardo. La conferma del progetto è una pessima scelta: stiamo spendendo soldi per un'opera inutile e costosa, dannosa per l'economia e devastante per l'ambiente. Però, a quanto pare, il progetto è assai gradito ai manager di ferrovie e ai costruttori, il che spiega tutto. Ma ha un senso continuare nell'intento come se nulla fosse, oppure c'è qualcosa da cambiare?

Silvano Lorenzon
Maserada sul Piave ( Tv)

Caro lettore, 

non ho alcuna personale ragione per difendere la Tav Torino-Lione. Ho invece il dovere, per il lavoro che faccio, di difendere un uso corretto delle fonti e delle informazioni. L'Osservatorio che lei cita ha effettivamente evidenziato che negli ultimi 15 anni c'è stato un crollo del 70% del trasporto merci su ferrovia tra Italia e Francia: ma ciò è accaduto non perché si sia verificato un drastico calo degli scambi lungo quella direttrice, ma proprio perché mancano infrastrutture ferroviarie adeguate. Di conseguenza il flusso dei commerci si è indirizzato sempre di più verso la gomma. Infatti dal 1997 ad oggi la quota di traffico merci che utilizza l'autostrada tra Italia e Francia è passato dal 77% al 90% del totale con un inevitabile, forte impatto sull'ambiente alpino. Ricordo un solo dato: quella strada è percorsa da 2,8 milioni di Tir. Proprio per questo presentando il rapporto dell'Osservatorio, il commissario di governo Paolo Foietta ha detto che: «La Torino Lione è necessaria per spostare il traffico dalla strada alla ferrovia». Un obiettivo che, a pieno regime, dovrebbe essere raggiunto nel 2030 quando la linea Torino-Lione dovrebbe essere percorsa da 162 treni merci al giorno, riducendo drasticamente il traffico su gomma. Naturalmente ciascuno è libero di pensare che, comunque, la Tav sia un'opera sbagliata, inutile e costosa. Io mi limito a leggere i dati. E a farlo senza pregiudizi ideologici. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino