Il ristorante che propone lo spezzatino di orso: ecco perché era giusto pubblicare questa notizia

Il ristorante che propone lo spezzatino di orso: ecco perché era giusto pubblicare questa notizia
Egregio direttore, era evidente (almeno per me) che l'articolo relativo allo spezzatino d'orso pubblicato dal Gazzettino avrebbe suscitato un vespaio, come in effetti sta...

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Egregio direttore,
era evidente (almeno per me) che l'articolo relativo allo spezzatino d'orso pubblicato dal Gazzettino avrebbe suscitato un vespaio, come in effetti sta avvenendo. Dal momento che non si tratta di un articolo di vitale importanza per l'aggiornamento dei lettori, mi chiedo: siete degli ingenui o dei provocatori? Vi sono già abbastanza polemiche su tutto; non mi è parso proprio il caso di innescarne altre.


M.L.


Caro lettore,
non siamo né ingenui né provocatori. I giornali parlano nel bene e nel male della vita delle persone, raccontano i territori, cercano di interpretarne le dinamiche e i mutamenti. Che un ristorante della provincia di Pordenone offra nel suo menù anche spezzatino di orso (regolarmente acquistato in Slovenia dove è autorizzata ogni anno la caccia di selezione di una certa quantità di plantigradi) e che in molti dal Nordest si rechino appositamente in quel locale per assaggiare questa carne, non è certamente lo scoop del secolo. Ma è una notizia perlomeno curiosa, che va in controtendenza rispetto a una sensibilità collettiva certamente più attenta di un tempo ai temi ambientali e al rapporto tra l'uomo e gli animali. Anche per questo era inevitabile che suscitasse polemiche e che dividesse i lettori tra favorevoli e contrari. Ma proprio il fatto stesso che questa notizia abbia provocato un così alto numero di reazioni (alcune delle quali odiose e del tutto censurabili), dimostra come l'argomento abbia colto nel segno e tocchi il sentire di tante persone. Del resto: percé mai un giornale dovrebbe evitare temi divisivi e gli argomenti più polemici? Al contrario: questo è uno dei nostri compiti. Non alimentare inutili scontri, ma raccontare i fatti e consentire poi alle persone di formarsi una loro opinione. Sulle piccole come sulle grandi cose. Il fatto che viviamo in un mondo che già deve affrontare tanti e gravi problemi e dove già, come lei sottolinea, le polemiche abbondano, non è una buona ragione per censurare all'origine o ignorare alcuni temi, come questo o come altri, solo perché per qualcuno hanno un rilievo e un'importanza del tutto marginali. Forse dovremmo convincerci che non tutti siamo uguali. Ciascuno ha la propria sensibilità e la propria scala di priorità. Bisogna solo sforzarsi di accettarlo e di convincersi che esistono anche altri punti di vista. Non solo il nostro.



      
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Il Gazzettino