Sindacalisti e super-stipendi qualche riflessione non fa male

Sindacalisti e super-stipendi qualche riflessione non fa male
Caro direttore, dico a testa alta di essere un dirigente sindacale nazionale della federazione della sicurezza Cisl, che rappresenta i vigili del fuoco, la polizia penitenziaria...

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Caro direttore,

dico a testa alta di essere un dirigente sindacale nazionale della federazione della sicurezza Cisl, che rappresenta i vigili del fuoco, la polizia penitenziaria e l’ormai smembrato Corpo forestale dello Stato. Le scrivo perché la campagna mediatica che dipinge la dirigenza Cisl come fosse composta da persone che approfittano dei soldi dei lavoratori è insopportabile. Ho 54 anni e da 30 milito in Cisl.




Da 29 anni sono dirigente sindacale dei vigili del fuoco. Dal 2009 sono stato eletto alla segreteria nazionale della Fns Cisl con sede a Roma. Ebbene da 6 anni ho deciso di sacrificare volontariamente anche gli affetti familiari dormendo in un albergo romano a tre stelle pagando mediamente 50 euro a notte e lasciando il mio letto domestico per almeno due terzi dell’anno. Ho fatto in ogni anno di attività circa 47.000 chilometri tra Mestre, dove abito, e Roma. Questa vita da sindacalista volontario mi ha portato a mangiare fuori casa per centinaia di pranzi e cene, fatti anche da panini, pizza al taglio e mele, acquistate al Conad della stazione Termini. Ebbene tutto questo sacrificio per un rimborso spese Cisl che si aggira sui 2 euro all'ora per un giorno lavorativo di 10 ore circa. Un quinto di quanto prende la persona che pulisce le scale in un condominio. Per fare il mio lavoro di sindacalista con passione ho dovuto comperare e consumare vestiti e scarpe che ovviamente e giustamente nessuno mi rimborsava. Adesso spero che gli sciacalli ferragostani e lo stesso premier abbiano capito che sparare ad alzo zero sul sindacato mette nella condizione di debolezza la stessa democrazia. E poi quando i qualunquismi vinceranno, anche coloro che oggi pensano con fastidio alle parti sociali e alle rappresentanze sindacali chiederanno la difesa del sindacato.



Fabio Cabianca



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Caro lettore,

non abbiamo mai accusato tutti i dirigenti sindacali della Cisl di essere super pagati e di vivere alla grande alle spalle dei lavoratori. E capisco che, alla luce della sua esperienza, lei e molti altri come lei, trovino insopportabili le accuse generiche e generalizzate che fanno di tutta un'erba un fascio e rappresentano i dirigenti Cisl come una casta di burocrati d'oro. Ma ugualmente insopportabili credo dovrebbero risultarle certe pratiche remunerative che sembrano non essere così isolate nella sua Confederazione.



Le polemiche sulla "lievitazione" dello stipendio di Bonanni le conosce certamente lei meglio di noi. Proprio ieri Bonfanti, il segretario nazionale dei pensionati della Cisl, persona certamente rispettabile, ha confermato di avere un reddito di 225mila euro lordi annui, di cui 143mila frutto della sua pensione e gli altri provenienti dalla diaria come dirigente sindacale e da un incarico avuto al Cnel sempre grazie al sindacato.



Bonfanti ha dichiarato che una parte di questi soldi li dà in beneficenza e ciò gli fa onore. Ma credo che anche lei comprenderà la sorpresa di qualche iscritto ai pensionati Cisl nello scoprire che il loro segretario ha un reddito pari a quello di 20 di loro messi insieme. Tutto legale e regolare, naturalmente, ma qualche riflessione tutto ciò la merita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino