Il sesso e le diverse colpe di uomini e donne. Il caso dei due 16enni filmati nel bagno della scuola

Il sesso e le diverse colpe di uomini e donne. Il caso dei due 16enni filmati nel bagno della scuola
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Egregio direttore,
la ragazza di Belluno filmata e ricattata dai compagni di scuola di cui all'articolo Video hard a scuola.. (sul giornale del 28 luglio scorso) è certamente la vittima. E i ricattatori degli idioti e probabilmente pure dei criminali. Questo perché non vi siano dubbi. Ciò premesso, nell'articolo la circostanze in cui la vittima è stata filmata sono trattate come un particolare irrilevante, come se la ragazza fosse stata filmata negli spogliatoi prima dell'ora di ginnastica. Sedici anni. Durante l'orario di scuola. In un luogo pubblico frequentato come i bagni (presumo dei maschi). Seminuda a fare sesso (ancorché non completo, si premura di informarci l'articolo). Ma sono solo io a non trovare tutto questo per nulla normale? Questo non vale assolutamente come attenuante per gli sconsiderati autori del ricatto, ma un accenno che anche la vittima un certo grado di sconsideratezza (diciamo così..) lo ha dimostrato forse non sarebbe stato fuori luogo. Ma forse sono io un bacchettone fuori dal tempo. Sarei curioso della sua opinione.

Lorenzo Colovini
Venezia


Caro lettore, 

non penso affatto che lei o chi la pensa come lei sia un bacchettone e non ritengo ovviamente che sia normale fare sesso a 16 anni in un bagno scolastico. Ho invece qualche dubbio che sia compito di giornali e giornalisti impartire lezioni di moralità, mentre lo è certamente denunciare reati. La sua lettera mi sollecita però anche un'altra considerazione. Lei si sarebbe atteso da parte nostra una maggiore severità di giudizio nei confronti del comportamento troppo disinvolto di quel ragazzina. Si sarebbe aspettato cioè che ne sottolineassimo il riprovevole comportamento. E' un'opinione rispettabile. Vorrei però ricordare che con quella ragazzina c'era anche un ragazzino. Che con lei si scambiava effusioni piuttosto spinte. E magari è stato proprio lui (chi può saperlo?) a convincere la ragazzina seguirlo in quel bagno. Eppure la presenza del ragazzo sembra un dettaglio irrilevante. Quasi normale. Di lui nessuno parla. La colpevole è sola la ragazzina. A finire nel tritacarne mediatico dei social è solo lei. Solo lei è stata ricattata, solo a lei uno degli aguzzini si è sentito in diritto di chiedere prestazioni sessuali in cambio del silenzio e solo a lei viene imputato di essere stata una sconsiderata...per non dire altro. Una doppia morale figlia di antichi retaggi culturali, su cui dovremmo riflettere. Perchè molte vicende che vedono vittime le donne, non importa di quale età, trovano la loro origine anche in questo modo di leggere la realtà e il ruolo dei sessi nella nostra società.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino