Continuare a usare le scuole come seggi elettorali è uno spreco e non è degno di un paese civile

Continuare a usare le scuole come seggi elettorali è uno spreco e non è degno di un paese civile
Caro direttore, finalmente dopo 70 anni, qualcuno si è accorto che bisogna smetterla di interrompere l'anno scolastico per usare le scuole come sede per le votazioni....

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Caro direttore,
finalmente dopo 70 anni, qualcuno si è accorto che bisogna smetterla di interrompere l'anno scolastico per usare le scuole come sede per le votazioni. Gli studenti fanno già la pausa per le vacanze di Natale, per quelle pasquali ,ci si ferma per il carnevale e per i vari ponti (L'Immacolata, primo Maggio, 2 di Giugno, 25 Aprile). Quest'anno poi mancava soltanto il covid 19 che ha dato il via al lavoro da casa (senza usare inglesismi). Ci sono un'infinità di sedi dove poter votare senza ricorrere alle scuole, sale consiliari dei comuni, palestre, edifici comunali sorti per far teatro o raduni per anziani e altre associazioni, sedi della protezione civile. Non c'è assolutamente bisogno di usare le scuole, anche se questo non farà molto piacere a tanti studenti. Ma sono convinto che farà ancor più dispiacere a tanti insegnanti.

Gerardo


Caro lettore, non eccediamo in ottimismo. Per ora di non usare più le strutture scolastiche per ospitare i seggi elettorali, se ne sta solo parlando. Non è stata ancora presa nessuna decisione a livello politico. E chissà mai se verrà assunta. Se oggi si parla di trovare sedi alternative alle scuole per fare votare gli italiani, è soprattutto perchè lo slittamento delle scadenze elettorali, imposto dall'emergenza virus, rischia di far allontanare ulteriormente la riapertura di primarie, secondarie e licei. Fatti due conti, infatti, se si andrà a votare per il rinnovo dei consigli regionali e comunali tra la metà e il 20 di settembre, considerando che dopo il primo turno di voto ci possono essere i ballottaggi e che in ogni caso tutti gli edifici utilizzati andranno opportunamente sanificati, c'è la concreta possibilità che prima di metà ottobre, se non dopo, molti studenti non potranno tornare a scuola. La ripresa realedelle lezioni, interrotte ormai da marzo, slitterebbe quindi ulteriormente, facendo perdere un altro mese di attività scolastica agli alunni. Di fronte a questa eventualità qualcuno ha cominciato a interrogarsi se non fosse finalmente il caso di smetterla di usare le aule come seggi elettorali. Personalmente non ho dubbi: è uno spreco senza senso. In un paese normale e civile si deve poter votare senza per questo interrompere la normale attività scolastica. A maggior ragione considerato l'elevato numero di occasioni in cui gli italiani sono chiamati ad esprimersi per elezioni o referendum. Mi lasci però dire che non condivido la sua sarcastica battuta finale sugli insegnanti: penso che tanti maestri e professori se non si chiudessero le scuola causa elezioni sarebbero assolutamente d'accordo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino