La burocrazia non è un antidoto alla corruzione. E' l'esatto contrario: un incentivo al malaffare

La burocrazia non è un antidoto alla corruzione. E' l'esatto contrario: un incentivo al malaffare
Egregio direttore, tutti in Italia chiedono di sburocratizzare, in poche parole velocizzare presumo senza tanti controlli le pratiche che riguardano i rapporti con la pubblica...

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Egregio direttore,
tutti in Italia chiedono di sburocratizzare, in poche parole velocizzare presumo senza tanti controlli le pratiche che riguardano i rapporti con la pubblica amministrazione. Detto questo sorge un dubbio: la richiesta non presuppone che in mancanza di controlli si è più liberi di gestire a proprio piacimento le pratiche allo scopo magari di eludere certi controlli? La richiesta è bypartisan però le ultime inchieste della magistratura sul fronte centrodestra (Pivetti, Tosi, giunta siciliana, camorra ad Eraclea ed altre) danno da pensare nel senso che la richiesta di allentare i controlli sia finalizzata ad avere le mani libere per fare i propri porci comodi che evidentemente i famigerati controlli non bloccano.


Giuliano R.
Cittadella

Caro lettore,

i controlli non sono famigerati. Sono necessari. Ma se, come accade in Italia, diventano l'alibi per non assumersi responsabilità e per non fare, allora c'è qualcosa che non funziona. Non possiamo convivere con la cultura del sospetto, per cui ogni opera, ogni progetto è una possibile fonte di malaffare, di infiltrazioni, di corruttele. E allora meglio non fare o rinviare così non si corre nessun rischio. Questo (comodo) modo di pensare ci sta condannando al declino. Noi non dobbiamo eliminare i controlli. Dobbiamo snellire le procedure, renderle chiare e veloci, assegnare responsabilità e pretendere che queste siano esercitate. Nel rispetto delle leggi, è ovvio. Che ciò sia possibile lo dimostra la costruzione del nuovo Ponte Morandi: un'opera realizzata in tempi rapidi e senza l'intralcio di norme scaricabarile fatte apposta per non decidere. Ma non deve accadere un disastro come quello di Genova, perchè in Italia una infrastruttura possa essere realizzata nei tempi previsti. Quanto alla burocrazia, per come la conosciamo, è un incentivo al malaffare, non un antidoto. L'esistenza nel nostro Paese di tanti lacci e lacciuoli, di norme capziose e di dubbia interpretazione che trasformano in una gara ad ostacoli dall'esito quantomai incerto il rapporto con le pubbliche amministrazioni, è spesso l'origine stessa di fenomeni corruttivi. Si paga per ottenere e ci si fa pagare per concedere. E un sistema che si regge sull'assenza di trasparenza e sulla pervasiva presenza di procedure farraginose e lente, è ideale per innescare rapporti fraudolenti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino