La guerra è atroce, ma ci sono confini che non possono essere superati. La Russia di Putin lo sta facendo

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Caro Direttore, all'inizio della macelleria scatenata dalla Russia in Ucraina scrissi che se quella aggressione non era è non è giustificabile, di sicuro ci...

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Caro Direttore,
all'inizio della macelleria scatenata dalla Russia in Ucraina scrissi che se quella aggressione non era è non è giustificabile, di sicuro ci interrogava tutti come occidente su come abbiamo gestito il dopo crollo della Unione delle Repubbliche Sovietiche Socialiste. Oggi ribadisco che sicuramente sono stati commessi degli errori, anche in epoca recente, epperò allo stato attuale non credo sia più tollerabile, ne giustificabile in alcun modo ciò che la Russia sta facendo in Ucraina: un'autentica mattanza in spregio a qualunque regola, ammesso ne esista qualcuna, la comunità internazionale si sia data in caso di guerra.


Diego Parolo
Carceri (Pd)


Caro lettore,


lei tocca un punto delicato nel dibattito sulla guerra. È giusto infatti interrogarsi e discutere sugli errori diplomatici o su alcune scelte militari e geo-politiche dell'Occidente. Ma questi distinguo e le legittime critiche alla Nato o alla Ue, sfumano, perdono di senso e valore di fronte alle brutalità di cui sta dando prova la Russia di Putin. La guerra, lo sappiamo, ha le sue regole terribili e non fa sconti. Ma come si fa, non dico a giustificare, ma anche solo a trovare una plausibile motivazione alla deportazione di decine di migliaia di bambini ucraini in Russia? O al bombardamento di un centro commerciale? O al reiterato massacro di civili? Di fronte a queste atrocità non ci può essere nessuna tolleranza. E dobbiamo evitare che l'assuefazione agli orrori della guerra ci faccia dimenticare che anche in un conflitto esistono confini che non si possono e non si devono valicare. Purtroppo ho la sensazione che quello che sta accadendo sia invece proprio questo: ci stiamo abituando alle peggiori brutalità, non riusciamo più a distinguere ne' ad indignarci. Ci dedichiamo e magari appassioniamo a sofisticati dibattiti geo-politici, ma chiudiamo gli occhi o giriamo la testa dall'altra parte di fronte a orrori indicibili. Qualcuno osserverà che però le colpe non possono essere tutte solo da una parte. Che in una guerra non esistono i buoni e i cattivi. E' possibile. Ma intanto chiamiamo con il loro nome le atrocità di cui la Russia di Putin si sta macchiando: delitti contro l'umanità e crimini di guerra.
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Il Gazzettino