Renzi ha trovato praterie per le sue incursioni, la crisi è frutto dell'inadeguatezza del governo
Egregio Direttore, come Italiano mi sento umiliato e credo che molti connazionali la pensino come me. Non se ne può più del tanto tergiversare, dal tira e molla, dai...
Egregio Direttore, come Italiano mi sento umiliato e credo che molti connazionali la pensino come me. Non se ne può più del tanto tergiversare, dal tira e molla, dai rinvii senza concludere qualcosa di buono per il bene e le necessità collettive che il nostro Paese sta vivendo. Il tutto sta girando attorno alle mosse del cavallo del senatore di Rignano, alle poltrone e alle incapacità del governo arancione, si perché rosso e giallo miscelati danno quel colore che viene usato come scusa per bloccare i movimenti anti-pandemia. Intanto la pandemia galoppa e l'economia va a rotoli. Fa specie sentire il senatore di Rignano incensarsi per aver mandato a casa Salvini nell'agosto 2019. È bene ricordare che Salvini ha staccato la spina perché con i compagni di viaggio del primo governo Conte non si andava da nessuna parte dato che la parola d'ordine era no. In quel momento quel senatore, che mai avrebbe governato con i 5stelle, con una mossa da saltimbanco ha messo insieme l'attuale compagine pasticciata. D'altro canto non era la prima volta che smentiva quanto aveva sempre predicato, come il ritiro dalla politica dopo la sconfitta al referendum. Tutti dicono che bisogna accelerare ma nessuno mette piede sulla leva anzi è più facile frenare tanto il compenso entra in tasca, mentre degli Italiani chi se ne frega?
Cesare Tonon
Caro lettore,
ho già detto cosa penso di questa incredibile e surreale pseudo-crisi di governo. Spero che, quale sia il suo esito finale, si concluda presto e si possa capire cosa succederà nei prossimi mesi: tra ipotesi di rimpasto e rimpastino, Conte ter con uno o due nuovi vice premier, abbiamo perso già abbastanza tempo. Aggiungo però due considerazioni. La prima. Mi sembra riduttivo addossare ogni responsabilità a Matteo Renzi. Se questo governo avesse potuto contare su una forte leadership e su una strategia chiara, le armi del leader di Italia Viva sarebbero state in larga parte spuntate. Renzi invece ha invece trovato davanti a se intere praterie per attuare i suoi assalti e le sue incursioni. Perché si possono detestare i metodi e le interessate manovre del senatore di Rignano, ma è difficile, per esempio, non condividere le sue critiche alla gestione e ai contenuti del Recovery fund da parte del premier. In altre parole: Renzi ha scatenato la crisi, ma la crisi è frutto innanzitutto dei limiti e delle inadeguatezze del governo e della sua leadership. La seconda considerazione. Non sono un sostenitore delle elezioni anticipate in una fase complessa e cruciale come l'attuale. Ma se non ci sono le condizioni, numeriche e politiche, perché in Parlamento si formi una maggioranza con l'autorevolezza e la forza sufficiente per affrontare la battaglia finale al Covid e il rilancio del Paese, allora il voto diventa inevitabilmente una via d'uscita.