Astenersi è un diritto, ma è sbagliato dire che il referendum sull'autonomia è inutile

Astenersi è un diritto, ma è sbagliato dire che il referendum sull'autonomia è inutile
Egregio direttore, perché il referendum promosso da Zaia è una truffa e una presa in giro dei veneti? Perché se a Zaia interessavano ulteriori ambiti di...

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Egregio direttore,
perché il referendum promosso da Zaia è una truffa e una presa in giro dei veneti? Perché se a Zaia interessavano ulteriori ambiti di autonomia doveva intavolare una trattativa col governo ai sensi dell'articolo 116 della costituzione, come sta attualmente facendo l' Emilia-Romagna. E come dovrà fare Zaia dopo il referendum che non decide alcunché e il cui esito è scontato e quindi è privo di alcun valore, neanche simbolico. Infatti chiedere agli abitanti di qualsiasi regione se vogliono più autonomia è come chiedere ai bambini se vogliono bene alla mamma. Quindi l'esito del referendum non cambierà minimamente i rapporti di forza col governo. Avrà il valore di un sondaggio allargato, che ci costa però dieci volte il costo di un'indagine affidata a un'agenzia di sondaggi. Inoltre chi crede che il referendum darà al Veneto l'autonomia delle regioni a statuto speciale o è ingenuo o è bugiardo; infatti per questo serve una modifica costituzionale, cioè 4 passaggi parlamentari e un vero referendum. Se non vogliamo essere presi in giro ci resta una sola cosa da fare: non andare a votare!


Giulio Morossi

Caro lettore,

anche non andare a votare è un diritto. Ma mi sembra difficile sostenere che il referendum sia inutile. Certamente il voto del 22 ottobre è consultivo, ma non bisogna essere dei raffinati strateghi per capire che il risultato condizionerà la trattativa tra Regione e governo per ottenere una maggiore autonomia. Se infatti il referendum vedrà una forte partecipazione e un risultato schiacciante a favore del sì all'autonomia, il potere contrattuale della Regione sarà certamente più elevato. Se, al contrario, alle urne si recheranno pochi cittadini e i sì spunteranno una risicata maggioranza, per la Regione la strada sarà tutta in salita. O forse non arriverà proprio da nessuna parte. Per questo mi sembra capzioso discutere sull'utilità del referendum. Forse le vere questioni sono altre. C'è una parte del mondo politico che non è favorevole a una maggiore autonomia del Veneto, non la considera una priorità. Altri temono invece che il referendum finirà per accrescere la forza politica di Luca Zaia. Sono preoccupazioni e posizioni del tutto legittime. Che possono ben giustificare la scelta astensionistica o un voto contrario. Basta avere il coraggio di dirlo con chiarezza.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino