Il valore del referendum e la trattativa Veneto-Stato

Il valore del referendum e la trattativa Veneto-Stato
Egregio Direttore, ritengo che celebrare il referendum sull'autonomia del Veneto non sia, come ha detto il ministro Enrico Costa, una cosa che scalda i cuori, ma non porta a...

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Egregio Direttore,
ritengo che celebrare il referendum sull'autonomia del Veneto non sia, come ha detto il ministro Enrico Costa, una cosa che scalda i cuori, ma non porta a casa niente, ma sia, invece, soprattutto se in presenza di un voto popolare massicciamente favorevole all'autonomia, un forte strumento di pressione della Regione del Veneto, verso il Governo e verso il Parlamento, per l'ottenimento di quelle ulteriori funzioni legislative e risorse finanziarie previste dall'articolo 116, comma 3, della Costituzione. Ciò anche nella prospettiva di acquisire, magari in un secondo tempo, quella specialità di cui godono le due Regioni contermini, ossia il Friuli Venezia Giulia ed il Trentino Alto Adige. Come giustamente ha affermato il prof. Luca Antonini, se c'è un voto popolare Governo prima e Parlamento poi non possono far finta di niente. Auspico, comunque, che il referendum sull'autonomia possa celebrarsi in concomitanza con altre elezioni, in modo da risparmiare sui costi di effettuazione dello stesso.


Angelo Baldan
Volpago del Montello (Tv) 



Caro lettore,
l'alternativa tra trattativa è referendum mi sembra un falso problema o, peggio, una manovra politica non particolarmente nobile. L'Osservatorio del Nordest che pubblichiamo oggi conferma che la stragrande maggioranza dei veneti, senza confini di appartenenza politica, verrebbe più autonomia per la propria regione.
Ora il problema non è fare il referendum o meno, ma capire se il governo intende dare una risposta politica concreta a questa domanda di autonomia. Se la risposta è affermativa anche il governo dovrebbe essere intetessato a far svolgere il referendum (meglio con l'election day in coincidenza delle amministrative) per dare maggiore valore politico e misurare realmente questa volontà popolare, per poi aprire una trattativa sui contenuti di questa autonomia.


Se invece il governo non ritiene che al Veneto debba essere riconosciuta maggiore autonomia, allora la trattativa è semplicemente inutile o è piuttosto un tentativo per guadagnare tempo e disinnescare la mina del referendum.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino