Il problema pensioni si affronta coinvolgendo tutte le generazioni

Il problema pensioni si affronta coinvolgendo tutte le generazioni
Caro direttore, dopo avere di fatto bloccata la scala mobile delle pensioni, come c’era da aspettarsi, il governo viene severamente redarguito dalla Corte Costituzionale. E a...

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Caro direttore,

dopo avere di fatto bloccata la scala mobile delle pensioni, come c’era da aspettarsi, il governo viene severamente redarguito dalla Corte Costituzionale. E a noi che abbiamo subito il danno non rimane che piangere e dire “ben gli sta”. È da tanto tempo che con le nostre lettere pubblicate nella “Posta dei lettori" andiamo dicendo che gli adeguamenti al costo della vita, che nel frattempo è cresciuta assai, sia in busta paga che nella pensione avrebbero consentito maggiori spese, sostenendo sia la vendita che di conseguenza la produzione di auto, derrate, abiti, scarpe e quant’altro occorre alla vita normale di una famiglia.




Con il risultato di ricondurre in un tempo ragionevole il Paese alla ripresa economica. Invece no. È sembrato di primaria importanza adeguarsi al diktat della Ue per stare sotto il famoso 3% trascurando il fatto che il sacrificio l’avremmo sostenuto solo noi e non certo "loro" con i loro begli stipendi. D’accordo, il guaio l'hanno causato le fervide menti del gruppo Fornero-Monti, ma gli attuali amministratori avrebbero dovuto rimediare se non altro in omaggio ai principi di giustizia sociale e di democrazia. Lei, direttore, cosa ne pensa?



Franco Masini

Lucca




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Caro lettore,


sui tagli alle pensioni si è fatto un gran pasticcio. La speranza è che ora non venga concesso il bis. La materia è scivolosa e insidiosa. Il rimborso mette a rischio l'equilibrio dei conti pubblici, ma alla luce della sentenza della Consulta è inevitabile. Forse si potrebbe introdurre un principio di gradualità: cioè restituire prima i soldi a chi ha pensioni più basse e poi gradualmente e nel tempo agli altri. Resta poi il fatto che sul nostro Paese grava una spesa previdenziale eccessiva e insopportabile. Per ogni 10 euro di spesa pubblica l'Italia ne destina 3,2 alle pensioni: in nessun altro Paese industrializzato al mondo c'è una così elevata incidenza della previdenza sui conti dello Stato. Ovviamente non è colpa dei pensionati se c'è questo drammatico squilibrio. Ma è un problema del Paese che va affrontato e risolto. Coinvolgendo responsabilmente tutte le generazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino