Su alcuni temi i candidati segretari del Pd sono molto distanti, ma dopo le primarie un accordo sarà inevitabile

Su alcuni temi i candidati segretari del Pd sono molto distanti, ma dopo le primarie un accordo sarà inevitabile
Caro direttore, essendo di area Pd ma non di questo Pd, sarei desideroso di sapere se nella consultazione di domenica prossima per designare il segretario Dem, dovesse scaturire...

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Caro direttore,
essendo di area Pd ma non di questo Pd, sarei desideroso di sapere se nella consultazione di domenica prossima per designare il segretario Dem, dovesse scaturire una maggioranza dei consensi per Elly Schlein, come si sentirebbero gli iscritti del Pd che hanno già scelto Stefano Bonaccioni come loro candidato segretario. Così tanto per regolarmi nel futuro su come scegliere il Governo del mio Paese.


Leonardo Agosti

Caro lettore,


in molti pronosticano che dopo le primarie dentro il Pd si potrebbero consumare scissioni e lacerazioni insanabili. In particolare in caso di vittoria di Eddy Schlein. Personalmente non credo che accadrà nulla di così traumatico, almeno non nei vertici nazionali e periferici del partito. I due contendenti e i loro sostenitori, metabolizzato il risultato, troveranno modo di accordarsi e di smaltire le tossine accumulate in questa infinita campagna congressuale. Non hanno alternative. E né in Bonaccini, né in Schlein si intravvedono le doti di leadership in grado di affrontare una scissione e la traversata nel deserto che impone la creazione di una nuova forza politica. Certamente chiunque diventi il nuovo segretario non avrà un compito facile. Nè all'interno nè soprattutto all'esterno, dove in gioco c'è il futuro del Pd (per qualcuno addirittura la sua sopravvivenza)e dove resta da definire il tema cruciale delle alleanze. Nella fase congressuale, nessuno dei due contendenti ha escluso a priori intese con altri partiti di opposizione e in particolare con i 5 Stelle. Ma i toni usati sull'argomento dai due rivali sono stati significativamente diversi ed hanno evidenziato quanto lontane siano le posizioni e le sensibilità su questo punto. La Schlein ritiene "irresponsabile" (aggettivo che nel linguaggio della politica ha una sua particolare gravità) non cercare di ad accordarsi con Conte e i suoi. Bonaccini, più cautamente, non esclude nessun accordo: ha più volte dichiarato che non esistono da parte sua preclusioni nei confronti né dei pentastellati né del terzo polo di Calenda e Renzi, ma è ben consapevole che sul piano dei programmi (basta pensare al tema inceneritori) le distanze con i 5stelle sono assai ampie. Con ogni probabilità se nella primarie prevarrà la Schlein il tema del "campo largo" tornerà d'attualità e saranno molte le pressioni, interne ed esterne, per arrivare ad un'alleanza estesa tra Pd e 5Stelle. Se vincerà Bonaccini questa strada si rivelerà assai più impervia, mentre sarà molto più semplice tessere e definire nuovi rapporti con il Terzo Polo, in particolare con l'area di Calenda. Staremo a vedere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino