Previdenza tra privilegi e ingiustizie: più di 30 anni di versamenti e una pensione di 850 euro

Previdenza tra privilegi e ingiustizie: più di 30 anni di versamenti e una pensione di 850 euro
Egregio direttore, vorrei rispondere al signor Cera che, nella lettera pubblicata qualche giorno fa sul Gazzettino, sosteneva che chi percepisce pensioni basse non si deve...

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Egregio direttore,
vorrei rispondere al signor Cera che, nella lettera pubblicata qualche giorno fa sul Gazzettino, sosteneva che chi percepisce pensioni basse non si deve lamentare perché riceve in proporzione a quello che ha versato. La mia storia è un po’ diversa. Io ho versato fior di quattrini per 42 anni ma - sfortunatamente - nonostante 10 anni di versamenti all’Enasarco, non mi viene restituito niente perché il minimo sono 20 anni di versamenti ed in più questi versamenti non si possono sommare a quelli dell’Inps. Quindi ho accumulato 10 anni di gestione separata Enasarco e solo 32 come dipendente. In conclusione prendo solo 875 euro al mese, dopo la legge Fornero. Le sembra giusto? Ripeto: ho versato milioni di lire e migliaia di euro all’anno.

Gianpiero Lauro

Caro lettore,

no, non mi sembra giusto. Anzi credo sia profondamente ingiusto. Ma la sua esperienza non ha nulla a che fare con il perverso meccanismo che legava fino a qualche tempo fa le prestazioni pensionistiche non a quanto effettivamente versato dal lavoratore nel corso degli anni (il cosidetto metodo contributivo), ma all’ultimo stipendio percepito. È questo sistema che ha generato i noti squilibri finanziari di cui è vittima l’Inps, perché sempre più persone si sono trovate a incassare come assegno previdenziale mensile assai più di quello che avevo accantonato durante la loro vita lavorativa. Il suo caso, e la magra pensione che incassa, hanno un’ origine diversa e sono la dimostrazione di quante iniquità si annidino dentro il sistema pensionistico italiano. Lei ha perfettamente ragione a lamentarsi perché nei suoi confronti è stata perpetrata una vera e insanabile ingiustizia: lei ha versato soldi che non ha più visto. Purtroppo un sistema che garantisce ancora un così alto numero di privilegi come accade alla nostra previdenza, ha sempre un rovescio della medaglia: qualcuno questi privilegi prima o poi li deve pagare. Le ingiustizie e le ingiuste magre pensioni come la sua nascono da qua. Da una previdenza che per troppi anni è stata gestita con l’occhio al consenso, non ai conti pubblici e all’equità delle prestazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino