Ogni politico ha il suo stile: per qualcuno non apparire significa semplicemente non esistere

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Egregio Direttore, spesso capita di sentir affermare che la forma è sostanza. Trovo opportuno vederne confermata la...

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Egregio Direttore,


spesso capita di sentir affermare che la forma è sostanza. Trovo opportuno vederne confermata la fondatezza nel comportamento di alcuni leader di partito o per ruolo istituzionale. L'ex Presidente del Consiglio Mario Draghi fin dal primo giorno del suo insediamento ha mantenuto una linea di assoluta riservatezza rendendosi disponibile ai media durante conferenze stampa opportunamente annunciate e organizzate. Aveva stile da statista apprezzato ovunque. Prima di lui, ricoprendo lo stesso ruolo istituzionale, l'avv. Giuseppe Conte amava intrattenersi spesso su una qualche occasionale piazzetta con stampa e pubblico davanti a un nugolo di microfoni. Prova di democrazia o di esibizionismo? Per non parlare di Salvini che anche ora, nella duplice veste di ministro e Vicepresidente del Consiglio, non manca occasione di esternare su tutto.
Luciano Tumiotto

Caro lettore,


aggiungerei anche che Mario Draghi, una volta lasciato l'incarico di presidente del Consiglio, non ha rilasciato dichiarazioni di alcun tipo né concesso interviste, non ha partecipato a dibattiti televisivi, non ha annunciato l'uscita di libri sulla sua esperienza di premier. Consapevole di aver completato un percorso (positivo o negativo dipende dal giudizio di ciascuno) e del fatto che ogni sua parola sarebbe stata vivisezionata e soprattutto fatta oggetto di interpretazioni da usare pro o contro l'attuale premier, Draghi ha fatto non uno, ma diversi passi indietro, e si è volutamente eclissato dalla vita politica. Una scelta temporanea, immagino, non definitiva: perché con ogni probabilità l'ex premier è destinato a tornare ad occupare incarichi importanti, anche se non a livello nazionale ma internazionale. Per ora però ha scelto di mantenere un profilo bassissimo, anzi di uscire di scena. Altri protagonisti della scena politica italiana, indipendentemente dalla posizione che occupano, hanno certamente un diverso modo di intendere il proprio ruolo e fanno del presenzialismo, talvolta persino ossessivo, sul web, sui giornali, sulle televisioni, una cifra caratterizzante e irrinunciabile del proprio modo di essere. Non apparire per loro significa semplicemente non esistere. Forse per qualcuno questo è un prezzo inevitabile da pagare alla società della comunicazione globale e virale. O forse semplicemente ognuno ha il suo stile. E lo stile, come è stato opportunamente detto, non è altro che l'ordine e il movimento che si mette nei propri pensieri. Ammesso di averne, ovviamente.
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Il Gazzettino