Gli insulti a Verona? Frutto di una visione manichea del mondo. E di miseria umana e culturale

Gli insulti a Verona? Frutto di una visione manichea del mondo. E di miseria umana e culturale
Egregio direttore, le asserzioni di tal Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica, fanno giustamente indignare. Affermare che il nubifragio di Verona è una giusta punizione...

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Egregio direttore,
le asserzioni di tal Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica, fanno giustamente indignare. Affermare che il nubifragio di Verona è una giusta punizione divina per una città «razzista» e ad alto tasso di fascisti suscita solo ribrezzo. Per lo scrittore infatti, l'origine che ha causato danni enormi alla città scaligera è da imputare al «karma». Sarebbe da chiedere al Berizzi come mai ha scelto di lavorare in un giornale fondato e modellato da chi fascista lo è stato per davvero, ossia Eugenio Scalfari. È ben noto infatti che il fondatore del quotidiano in un suo recente libro di memorie, ricorda che lui aderì convintamente al partito nazionale Fascista (Pnf) e che a un certo punto prese le distanze dal regime solo perché lo riteneva diventato meno fascista. Berizzi li ha mai letti gli scritti giovanili di Scalfari sul quotidiano «Roma Fascista»? Forse si, forse no. Viva Verona e i veronesi.

Antonio Cascone
Padova



Caro lettore,
ciascuno fa i conti con la propria storia e i propri errori. Ma eviterei di mischiare il nome e il percorso intellettuale di un uomo come Eugenio Scalfari che, comunque la si pensi, ha fatto la storia del giornalismo italiano, con la squallida vicenda che ha visto protagonista Paolo Berizzi. Le sue indegne parole, gli insulti gratuiti e volgari lanciati contro Verona e i veronesi sono solo il frutto di una visione distorta e manichea del mondo. La loro odiosa grettezza le rende persino difficili da commentare. So che qualcuno ha reclamato interventi esemplari contro il cronista di Repubblica e si è appellato anche all'Ordine dei giornalisti. Capisco la reazione, ma non penso ne valga la pena. So bene che se concetti simili a quelli di Berizzi fossero state pronunciati da un giornalista o da un'intellettuale di parte politica opposta, saremmo stati sommersi da appelli e interventi scandalizzati dei soliti indignati speciali a senso unico.

Non importa. La mediocrità dimostrata da Berizzi non credo valga neppure lo sforzo dello sdegno. Alla miseria, umana e culturale prima che politica, è inutile replicare o controbattere. Basta solo non dimenticare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino