L’ovovia sul Ponte di Calatrava non è affatto simbolo di civiltà

L’ovovia sul Ponte di Calatrava non è affatto simbolo di civiltà
Caro direttore, ma cosa sta succedendo alla "materia grigia" di certa gente? Adesso a Venezia sul Ponte di Calatrava vogliono...

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Caro direttore,

ma cosa sta succedendo alla "materia grigia" di certa gente? Adesso a Venezia sul Ponte di Calatrava vogliono fare due ascensori per facilitare il movimento dell'ovovia con conseguenti quante altre spese che sarebbero invece necessarie per la miriade di cose utili per città! Ma questa gente non ha altro da fare?

Come può permettersi una persona, non dico di grande intelligenza ma di capacità mentale normale, di pensare seriamente a cose del genere? E se si tratta di persone normali le quali si rendono conto di quanto dicono, come possono avere il coraggio di dirlo soprattutto nella situazione in cui la città si trova? Quando ci sarà qualcuno che avrà il coraggio di fare il mea culpa per tutto ciò che quel ponte ha causato e continuerà a causare, e di usare il proprio tempo per trovare il sistema più opportuno per togliere almeno quell'ipocrita, inutile e dissipatore meccanismo già in parte arrugginito?



Renato Pestriniero

Venezia



Caro lettore, confesso che, come lei, faccio fatica a capire. Il Ponte di Calatrava può piacere o non piacere (confesso che a me non dispiace affatto).

La Corte dei conti nei giorni scorsi ci ha anche spiegato che la spropositata lievitazione dei costi non è responsabilità né del famoso architetto né dei tecnici. Rimaniamo con il dubbio di sapere chi ringraziare per tanto esborso di denaro pubblico.

Una certezza però l'abbiamo: quel Ponte con la sua ovovia, e adesso persino gli ascensori, è una fiera dell'ipocrisia. Perchè con tutta evidenza per un disabile che arriva a Venezia e che da Piazzale Roma deve raggiungere la stazione di Santa Lucia (o viceversa) è molto più semplice, funzionale e rapido usare il vaporetto.

Di quell'ovovia, inservibile e perennemente "in sistemazione", non c'è alcun bisogno. Non è un simbolo di civiltà ma di umana idiozia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino