Nordio e il suo approccio alla realtà senza pregiudizi

Nordio e il suo approccio alla realtà senza pregiudizi
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Caro direttore,

volevo dire due considerazioni sul pensionamento del dottor Carlo Nordio e sulla sua dichiarazione sul Gazzettino.
Non ci sono parole per esprimere una certa gratitudine su quello che ha fatto per la giustizia il dottor Nordio, e su quello che ha dichiarato sulle pagine del giornale e che da anni ho sempre constatato nei vari incontri in varie città del Veneto, alla presentazione dei suoi libri. Da anni dice che il codice penale è vecchio dai tempi del fascismo e che la giustizia e lenta e non funziona. Abbiamo denunciato in tanti che fino a quando abbiamo circa 130mila leggi, rispetto alle circa 10mila della Germania, non possiamo far funzionare la Giustizia con la G maiuscola.
Il giudice ha ragione è colpa della mala politica, e secondo la mia modesta opinione non funziona già dagli anni 70 e fino ad oggi. Invece di snellire le numerosi leggi c'è stato un aumento, creando lentezza e incapacità. Ha ragione il dottor Nordio a essere pessimista, arriveremo mai a cambiare la nostra politica, causa anche di tutti i mali sociali e di giustizia?

Francesco Pingitore
Belluno

Caro lettore,

conosco da tempo Carlo Nordio e sono convinto che più che un pessimista sia un ottimista che ha perso la pazienza e, forse, anche un po' la speranza. Ma a Nordio si attaglia anche ciò che scriveva il filosofo Norberto Bobbio: L'atteggiamento pessimistico si addice di più che non quello ottimistico all'uomo di ragione. L'ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione e l'uomo di ragione non dovrebbe mai essere infatuato. 
Proprio questo approccio alla realtà scevro da ideologismi, pregiudizi e, appunto, infatuazioni, hanno fatto apprezzare Nordio anche come commentatore della realtà non solo giudiziaria. Un ruolo che l'ormai ex procuratore manterrà, anzi amplierà, sulle pagine del Gazzettino e dei giornali del gruppo Caltagirone.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino