Non confondiamo Vasco con la vita e la realtà

Non confondiamo Vasco con la vita e la realtà
Caro Direttore, spesso sento ripetere che noi anziani abbiamo rubato il futuro ai giovani e ciò mi fa ribollire il sangue, poiché è un'autentica fesseria,...

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Caro Direttore,
spesso sento ripetere che noi anziani abbiamo rubato il futuro ai giovani e ciò mi fa ribollire il sangue, poiché è un'autentica fesseria, montata ad arte. È vero che molti di noi hanno avuto dei vantaggi economici e sindacali, ma la stragrande maggioranza si è fatta il mazzo tanto, contribuendo a risollevare il paese dalla miseria ed eravamo orgogliosi del riscatto sociale. Ho visto ieri una marea di giovani al mega concerto del Vasco nazionale. Vorrei chiedere a quei giovani se il gioco valeva la candela e quanto sarebbero disposti al sacrificio che noi abbiamo fatto. E' pur vero che in democrazia ognuno è libero di agire come gli pare nel rispetto delle regole, ma,per favore, non sparate a zero sugli anziani, perchè non lo meritano. Mi domando che futuro c'è ad andare ad un concerto, sborsando cifre da capogiro, fra viaggio e biglietto. Che cosa ha da insegnarci il buon Vasco, se non l'immagine di un suonato, che arriva in elicottero e si frega ben bene le mani alla vista di cotanto deprimente spettacolo.


Alessandro Dittadi
Mogliano Veneto (Tv)


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Caro lettore,

in realtà molti fra i 220mila del concerto di Vasco avevano un'età probabilmente più vicina alla sua che a quella dei suoi nipoti. Perché la forza del rocker di Zocca è anche questa: andare oltre le contrapposizioni generazionali e accomunare nella passione per la sua musica, così essenziale e diretta, padri, figli e nipoti e, in qualche caso, anche pronipoti. Lei si chiede cosa ha da insegnarci Vasco Rossi? Semplicemente nulla. Non vuole essere e non è un maestro. Nè buono nè cattivo. È un ribelle malinconico con la straordinaria abilità di trasformare sensazioni, sogni, umori in canzoni di grande immediatezza ed efficacia linguistica. Può piacere o meno (a me ad esempio non entusiasma), ma la presenza a Modena di quella folla straripante e le milioni di persone che hanno seguito il concerto in tv e al cinema dimostrano questa sua particolare capacità di coinvolgere ed unire, superando età e paure. Dopodiché, non esageriamo, il nostro futuro non dipende nè da Vasco Rossi nè dai 220mila accorsi al Modena park. Non confondiamo lo spettacolo con la vita e la realtà. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino