Egregio direttore, dopo il Sì alla brexit ci raccontavano che bisognava rifare il referendum per far vincere il No. E...
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dopo il Sì alla brexit ci raccontavano che bisognava rifare il referendum per far vincere il No. E che la borsa di Londra sarebbe crollata. Invece...
I chiacchieroni non finiscono mai !
Aldo Bortoluzzi
Caro lettore,
nessuna delle previsioni catastrofiche che vennero sciorinate a piene mani dopo il voto sulla Brexit si è verificata. La Borsa di Londra non è crollata e non è crollata neppure l'economia britannica.
Del resto a delineare quegli scenari negativi erano gli stessi che davano per certa la sconfitta dei no euro e che sono rimasti clamorosamente spiazzati dal risultato elettorale. Tuttavia, dopo il discorso di lunedì scorso della premier inglese Theresa May, oggi abbiamo la certezza che quella tra l'Europa e la Gran Bretagna è davvero una storia finita. Londra non rimarrà con un piede dentro e uno fuori dalla UE. Seppure solo dopo una trattativa diplomatica, Londra taglierà i ponti con l'Europa rinunciando non solo a far parte dell'Unione ma anche al mercato unico, cioè al principio della libera circolazione delle persone dentro i confini europei.
Un taglio netto che ha sorpreso molti osservatori e che avrà certamente delle conseguenze. Forse la Borsa di Londra non ne risentirà e neppure, almeno nell'immediato, l'economia britannica. Ma dopo il discorso della May qualcosa si è definitivamente rotto nell'idea di mondo e di Europa che abbiamo coltivato in tutti questi anni. Staremo a vedere se si tratta di una cesura positiva e negativa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino