Egregio direttore, se non ho capito male e se anche il Senato dirà di sì, in Italia entrerà in...
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se non ho capito male e se anche il Senato dirà di sì, in Italia entrerà in vigore una legge che prevede da sei mesi fino a due anni di carcere per «chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco». Anche «attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, o ne richiama pubblicamente la simbologia o la gestualità».
Insomma si rischierà il carcere per una bottiglia di vino, un busto o un saluto romano. Sono un'antifascista convinto come lo è sempre stata la mia famiglia. Ma mi chiedo: c'era davvero bisogno di una legge di questo tipo a 70 anni dalla fine del regime fascista?
S.P.
Padova
Caro lettore,
esattamente come lei, non riesco a comprendere l'utilità, la necessità e l'urgenza di questa legge. Davvero c'è qualcuno che pensa che l'esistenza di qualche manipolo di nostalgici che ama riunirsi a Predappio o acquistare bottiglie di vino con l'effige di Benito Mussolini, rappresentino nel 2017 un problema per la nostra democrazia o un'emergenza nazionale? L'Italia dispone già di due leggi (la Scelba e la Mancino dai nomi dei due ex ministri degli Interni), che regolano questa materia e vietano la ricostituzione sotto ogni forma del partito fascista. Che bisogno c'era di impegnare il parlamento italiano nella discussione e nell'approvazione (faticosa) di un terzo provvedimento? Davvero l'Italia non ha in questo momento altre priorità su cui concentrare l'attività di Camera e Senato?
Se poi dalla discussione sulla nuova legge emergono anche proposte incredibili come quella di distruggere o modificare alcuni monumenti eredità del Ventennio, allora l'incredulità credo debba lasciare il posto anche alla preoccupazione. Perché quando l'ideologia e l'intolleranza prevalgono in modo così evidente sulla ragionevolezza, è bene stare in guardia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino