L'uscita della Grecia dall'Ue non è più considerata un tabù

L'uscita della Grecia dall'Ue non è più considerata un tabù
Caro direttore, la Grecia ne ha combinate di tutti i colori, ha imbrogliato l'Europa intera che nonostante tutto ho sborsato centinaia di miliardi di soldi per cercare di...

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Caro direttore,

la Grecia ne ha combinate di tutti i colori, ha imbrogliato l'Europa intera che nonostante tutto ho sborsato centinaia di miliardi di soldi per cercare di tirare fuori i greci dalla melma nella quale si sono messi. E i greci? Niente austerità. Come dire: continuiamo ad andare in pensione a 50 anni, esentiamo le isole dal fisco, esportiamo impuniti i capitali, tanto poi paga l'Europa. Attenzione a non creare un pericolosissimo precedente, dove alcuni sperperano e altri lavorano per pagare i loro debiti.


Riccardo Gritti



Venezia



Caro lettore,


precisiamo subito: la Grecia ha poco più di 11 milioni di abitanti e rappresenta circa il 2% del prodotto interno lordo dell'Unione europea. Questi numeri potrebbero sembrare semplici dati statistici. Non è così: sono dati importanti che fanno sorgere spontanea una domanda: com'è possibile che il sistema europeo venga messo in crisi da un paese di così ridotte dimensioni e di così scarso peso specifico. La risposta immediata è anche la più semplice e la più vera: l'Europa a trazione economica è talmente fragile da dover temere che anche un solo, piccolo tassello esca di posto. Consapevole di ciò, il leader greco Tsipras ha condotto le trattative di questi mesi con i partner europei alzando costantemente la posta, chiedendo denaro ma dando scarse garanzie sulla realizzazione di quelle riforme considerate necessarie per far rientrare il debito ed evitare futuri fallimenti. Il premier greco, in questa sua partita a scacchi, ha dimenticato però che in politica, anche in politica economica, nulla è fisso e immutabile. E quanto sta accadendo lo conferma. Lo scenario dei rapporti Greciae-Ue è cambiato. L'uscita della Grecia dall'Europa non è più considerata un tabù. Neppure dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. L'azzardo di Tsipras non ha sortito l'effetto sperato. Anzi ha prodotto un risultato opposto: il rischio che passi il disgregante concetto secondo cui dentro la Ue le regole sono una variabile e non un vincolo per tutti, sta facendo ritenere a molti paesi europei che sia meglio lasciare andare la "piccola" Grecia al suo destino (magari tenendola in qualche modo agganciata all'euro), piuttosto che mettere a rischio l'impianto dell'ancora precario sistema dell'Unione europea. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino