Guerra civile e pacificazione: anche la Spagna resta divisa

Guerra civile e pacificazione: anche la Spagna resta divisa
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Caro direttore,

ho letto la sua risposta al lettore Piovesan, titolata: "Ecco perché sul piano storico i morti non sono tutti uguali". Mi permetta di fare un paragone. Uno dei maggiori ricordi della guerra civile in Spagna è il grande Sacrario costruito sulla Sierra di Guadarrama. Voluto da Franco, il Sacrario raccoglie i resti dei caduti in battaglia, senza distinzione fra repubblicani e franchisti perché, pur con ideali diversi, sono tutti morti per la Spagna. In Italia, come dice Lei, purtroppo, i morti non sono storicamente tutti uguali. Riguardo alla X Mas è rilevante la storia della nascita del siluro (detto maiale), con il quale gli uomini della Decima hanno inflitto perdite al nemico, meritando medaglie d’oro al valor militare. L’8 settembre nessuna comunicazione dell’armistizio fu data al comandante della Decima. Dopo quella data il destino degli uomini della Decima non sarà stato uguale per tutti.


Alessandro Menegazzi



Venezia



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Caro lettore,


purtroppo Sierra di Guadarrama è proprio la dimostrazione che i morti sul piano storico-politico non sono tutti uguali. Lo dimostra il fatto che nel sacrario voluto da Franco dopo la sua vittoria, sono sepolti i corpi di 40mila uomini e donne morti durante la guerra civile spagnola senza distinzione di appartenenza politica. Ma nella basilica del sacrario hanno il privilegio di essere ospitati solo i cadaveri di due personaggi: lo stesso Francisco Franco e Antonio Primo de Rivera, ossia il fondatore della Falange fascista. Forse anche per questo, lungi dal rappresentare un monumento alla riconciliazione e alla pacificazione nazionale, il sacrario la Valle de los Caidos (La Valle dei caduti) è stato ed è tuttora fonte di divisioni e di roventi scontri in Spagna e il suo effetto è stato quello di tenere in vita, anche nella Spagna del 2000, le lacerazioni della guerra civile. Quanto alla X Mas, la sua è stata certamente anche una storia di eroismo, ma dopo l'8 Settembre, per scelta di J.Valerio Borghese, la Decima operò sotto il comando della Germania nazista e i suoi uomini divennero tristemente famosi per i metodi efferati, le torture e le fucilazioni di civili: atti criminali che neppure il particolare contesto storico successivo all'Armistizio possono giustificare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino