La liberatoria che si firma assumendo il vaccino non è una scorciatoia salva-Stato in caso di problemi

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Preg.mo Direttore, mi sono chiesto più volte quali siano le ragioni dei no-vax, per continuare a protestare. Mi...

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Preg.mo Direttore,


mi sono chiesto più volte quali siano le ragioni dei no-vax, per continuare a protestare. Mi riferisco ai no-vax in buona fede, naturalmente, e una finalmente l'ho trovata. Tutte e tre le volte che mi sono vaccinato, ho dovuto firmare una liberatoria altrimenti non me l'avrebbero dato, il vaccino, e con quelle firme l'ho accettato (bontà mia) e me ne sono assunto la responsabilità. Cosa significa questa liberatoria? Significa che Governo e Ambiente Scientifico dimostrano di non essere per niente sicuri di quel che fanno in tema Covid, tant'è vero che si premurano di salvarsi le terga. Non possono quindi far la voce grossa con chi non si vuol vaccinare, standosene nascosti dietro l'angolo.
Mirco Torre
Lido di Venezia


Caro lettore,
quella che lei chiama liberatoria è in realtà il modulo di consenso informato che è previsto per le vaccinazioni Covid come per ogni altra vaccinazione e per qualsiasi intervento medico-chirurgico. La sua funzione non è salvarsi le terga, ma indicare il rapporto tra rischi e benefici ed informare il paziente sulle conseguenze che potrebbe derivare dalla somministrazione del vaccino o dall'intervento chirurgico a cui viene sottoposto. Ma firmando il consenso informato lei non si è assunto ogni responsabilità in caso di conseguenze più o meno gravi della vaccinazione, perché la firma di questo modulo non solleva le strutture sanitarie e quindi lo Stato dalle loro responsabilità: se un vaccino o qualsiasi altra pratica medico-chirurgico provocano un danno biologico e viene provato il rapporto di causa-effetto, lo Stato è sempre e comunque responsabile ed è tenuto a risarcire il paziente. Utilizzare il modulo informato per giustificare il rifiuto del vaccino è dunque un argomento assai debole. Se valesse questo ragionamento chi non si vaccina per non firmare la cosiddetta liberatoria dovrebbe allo stesso modo rinunciare a sottoporsi ad ogni tipo di intervento chirurgico e a molte altre pratiche mediche.

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Il Gazzettino