Gentile Direttore, il risultato delle votazioni ha sancito vincitore il candidato a sindaco del Comune di Venezia,...
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il risultato delle votazioni ha sancito vincitore il candidato a sindaco del Comune di Venezia, presentatosi in una lista civica, che ha raccolto consensi a destra e a sinistra. Lo stesso vincitore Brugnaro ha subito dichiarato alla televisione che ha vinto la lista civica sotto la cui bandiera ha presentato la sua squadra. Sarò il sindaco di tutti ha dichiarato alla stampa. E Venezia aveva bisogno di un sindaco super partes. Un imprenditore, Brugnaro, che pone al primo posto la salvaguardia del gioiello di città, unica al mondo, Venezia. Invece già qualche esponente di rilievo dichiara che a Venezia ha vinto il centrodestra. Dichiarazione non veritiera anche se parte di elettori del centrodestra hanno indirizzato i loro voti sul candidato Brugnaro. Onestà intellettuale vorrebbe che non si facessero dichiarazioni populiste del tipo "abbiamo vinto noi". Invece ha vinto il cittadino che vuole il cambiamento radicale nella politica.
Michele Russi
Padova
Caro lettore,
sono d'accordo con lei: se è indubbio che a Venezia abbiano perso e in modo clamoroso il Pd e il centrosinistra, non è così automatico che abbia invece vinto il centrodestra. Nonostante i tanti tentativi di partiti centristi e di esponenti "moderati" di ascriversi la vittoria e di iscrivere il neo sindaco al loro movimento, a Venezia ha vinto Luigi Brugnaro che, come ben sa chi lo conosce, è "immoderato" per natura e centrista solo nel senso che è capace di oscillare da destra a sinistra e viceversa con assoluta naturalezza.
È stato Brugnaro, e non i partiti di centrodestra, ad intercettare la voglia di cambiare che percorreva la società veneziana e a darle consistenza politica. È vero: lo ha fatto anche con il supporto delle (litigiose) forze di destra e di centrodestra. Ma, una volta conclusi i festeggiamenti per la vittoria, il risicato numero di voti che questi partiti, Lega esclusa, ha incassato dovrebbe farli riflettere. A fondo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino