L’emergenza profughi dimostra l’assenza di veri statisti europei

L’emergenza profughi dimostra l’assenza di veri statisti europei
Caro direttore sono una cittadina italo-ungherese e ho vissuto in Ungheria fino ai primi anni Settanta. Sono stata...

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Caro direttore



sono una cittadina italo-ungherese e ho vissuto in Ungheria fino ai primi anni Settanta. Sono stata spiacevolmente colpita dalla faziosa lettera del signor Alessandro Dittadi, pubblicata ieri, che lei ha commentato esaurientemente, soprattutto quando ha ricordato che il premier Viktor Orbàn è stato votato democraticamente dalla stragrande maggioranza degli elettori ungheresi.

Tuttavia vorrei aggiungere alcune riflessioni. I profughi siriani, assieme ad altri, stanno scappando da una guerra fra teppisti musulmani mentre i profughi ungheresi erano persone che lasciavano la propria patria perchè era invasa militarmente dall'Unione Sovietica. Gli ungheresi, diversamente da molti dei succitati profughi siriani e di altre nazionalità, mai hanno preteso di scegliere dove andare e la loro ricollocazione, in Europa e in altre nazioni extraeuropee, è stata fatta su base volontaria da parte delle nazioni citate.



Irma Dobozi

Selvazzano Dentro (Pd)



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Cara lettrice,



i leader europei non hanno solo la grande responsabilità di aver lasciato alcuni paesi soli ad affrontare le ondate migratorie provenienti dall'Africa, dimostrando di non aver colto la portata storica del fenomeno. Hanno anche la colpa di aver inferto, con questo atteggiamento, colpi micidiali a quel minimo di sentimento comune che in Europa si stava consolidando in questi anni.

Come emerge da molti piccoli e grandi segnali (comprese alcune lettere che giungono ai giornali), l'emergenza profughi, colpevolmente non gestita, sta facendo riemergere odi e antiche diffidenze tra popoli, sta cancellando l'idea di una politica comune e consente a capi di governo di fare strame dei diritti umani. Ancor più che la crisi economica, questa emergenza ci pone di fronte al vero vuoto che l'Europa non è in grado di colmare: l'assenza di veri leader e di veri statisti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino