Dalla Fed segnale di prudenza che la Ue non deve trascurare

Dalla Fed segnale di prudenza che la Ue non deve trascurare
Caro Direttore, la Fed tiene invariati i tassi. Dice la presidente Janet Yellen: «Le incertezze derivanti dalla instabilità...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Caro Direttore,


la Fed tiene invariati i tassi. Dice la presidente Janet Yellen: «Le incertezze derivanti dalla instabilità della Cina e dei Paesi emergenti, consigliano di non aumentare i tassi per non mettere in pericolo la ripresa americana». Chiede Lorenzo Bini Smaghi, membro del board della Banca centrale europea: «Il rinvio non deprimerà la ripresa in atto in Europa?». «Europe who?», risponde la Yellen.



Enzo Fuso

Lendinara (Ro)



------

Caro lettore,

la sua ironia fotografa l'attuale schizofrenia dello scenario economico internazionale di cui l'Europa, è bene ricordarlo, non è un comprimario, ma un protagonista. Oggi c'è una parte del mondo, il nostro, che, dopo una lunga crisi, coglie i primi segnali di ripresa e si attiva per riuscire a consolidarla. Dall'altro lato ci sono Paesi cresciuti vertiginosamente in questi anni, la Cina innanzitutto ma anche il Brasile, che invece non sembrano in grado di mantenere i ritmi di sviluppo del recente passato né tantomeno quelli attesi per il futuro. Di fronte a una situazione così ambigua, gli Stati Uniti hanno scelto di inviare un segnale di prudenza, non un altolà ma un messaggio di sano realismo di cui i Paesi europei non potranno non tenere conto. La realtà che la decisione della Federal Reserve di non alzare i tassi ci mostra è chiara: la tanto attesa ripresa è in atto ma non ha (ancora?) la solidità necessaria, va accompagnata e sostenuta con determinazione e coraggio. Quelli che alla Ue e a molti governi sono mancati in questi anni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino