Lager, Italia e Germania hanno responsabilità diverse

Lager, Italia e Germania hanno responsabilità diverse
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Caro direttore,

colgo la verità nella lettera del signor Peruzzi di Padova di qualche giorno fa. Qualche anno fa sono stato in vacanza a Monaco di Baviera, e al momento di chiedere informazioni stradali per visitare Dachau, ho constatato che le prime due persone interpellate erano evasive e molto imbarazzate nel darmi indicazioni. Alla terza mia richiesta ho avuto esaudienti e meticolose risposte sulla strada da seguire (ero in macchina a circa tre chilometri da Dachau). Quello che ho colto in quelle persone è stato un forte sentimento di vergogna che affiorava da una lucida memoria. Purtroppo tale sentimento nel nostro Paese manca quasi in toto, accompagnato da una scarsa memoria. Nonostante tutto ciò non mi vergogno di essere italiano.



Giancarlo Parissenti

Mestre





Caro lettore,

noi italiani abbiamo certamente la memoria corta e l'attitudine, ad ogni latitudine, ad applicare spesso il motto partenopeo "scurdammoce 'o passato". Ma abbiamo anche un'insuperabile attitudine ad autodenigrarci e flagellarci. Talvolta oltre quel che ci meritiamo. Un atteggiamento che mi sembra emergere anche nel finale della sua lettera.



Perchè certamente i tedeschi sono un grande popolo e altrettanto certamente anche nella nostra storia non mancano le pagine vergognose e le stagioni buie. Il ventennio fascista è lì a ricordarcelo. Ma diciamo anche che se l'Italia ha condiviso con la Germania nazista l'abominio delle leggi razziali e la sciagura della dittatura, gli italiani non si sono però macchiati della terribile responsabilità di aver ideato, creato e gestito i campi di sterminio. Non dobbiamo né possiamo vergognarci di nessuna Dachau (che come lei sa fu il primo lager nazista e ospitò uno dei più potenti forni crematori) perchè la follia umana dell'Olocausto in Italia non arrivò a tali abissi.



Questo non ci dà il diritto di sentirci migliori di nessuno, nè ci assolve dalla tragedia della Seconda guerra mondiale. Ma di fronte al tribunale della storia ogni popolo ha le sue responsabilità. E quelle degli italiani, su questo, sono diverse da quelle dei tedeschi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino