Gli alpini e le molestie, né tolleranza né sottovalutazione Un dubbio però: tutti questi casi a Rimini e zero in passato?

Gli alpini e le molestie, né tolleranza né sottovalutazione Un dubbio però: tutti questi casi a Rimini e zero in passato?
Egregio direttore, sono schifata da quello che leggo sugli alpini e respingo tutti i social a cui non aderisco e nemmeno leggo. Non si può screditare ed additare un...

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Egregio direttore,
sono schifata da quello che leggo sugli alpini e respingo tutti i social a cui non aderisco e nemmeno leggo. Non si può screditare ed additare un glorioso Corpo come quello degli Alpini, come non si scredita se per ipotesi d'esempio il Corpo dell'Arma avesse al suo interno un cocainomane e nemmeno trafficanti. Così vale per tutti i Corpi. Il fanatismo da qualsiasi parte provenga fa solo male a tutti. La ricerca della verità va fatta per le vie giuste.


Rosita Bonometto
Venezia


Cara lettrice,
sulla vicenda delle molestie a centinaia di donne che sarebbero avvenute durante l'adunata degli Alpini a Rimini domenica scorsa restiamo tutti in attesa di conoscere e leggere le formali denunce alle autorità che sono state annunciate. Nel frattempo credo fissato un punto fermo, ma posta anche una domanda. Il punto fermo è questo: sulle molestie sessuali di ogni tipo, a partire dalle battute grevi, non ci può essere né accondiscendenza né tolleranza né sottovalutazione. Sono comportamenti inaccettabili che né lo spirito vagamente goliardico di alcune manifestazioni né il tasso alcolico un po' fuori controllo di qualche partecipante possono in alcun modo giustificare. Quindi se i fatti denunciati dai siti verranno provati e confermati dobbiamo attenderci dai vertici dell'Associazione nazionali alpini una piena assunzione di responsabilità e provvedimenti adeguati ed esemplari.
Conoscendo il rigore e anche il senso civico che ha sempre contraddistinto le Penne nere non abbiamo dubbi che ciò accadrà. Non si tratta di criminalizzare nessuno, tantomeno un Corpo che tanto ha dato e da al Paese, ma di punire chi ha sbagliato e di condannare senza se e senza ma comportamenti del tutto inaccettabili.
Mi permetta però di porre anche una domanda: l'adunata nazionale degli alpini si svolge ogni anno, da lungo tempo, in diverse aree del paese e spesso con una partecipazione ben superiore a quella registrata nell'ultimo fine settimana a Rimini. Mai erano stati denunciati episodi di molestie o violenze sessuali. Nella città romagnola sarebbero stati invece centinaia. Cos'è accaduto? Cos'è cambiato perché nel 2022 a Rimini, improvvisamente, l'adunata alpina sia stata macchiata da così numerosi e gravi comportamenti e tante donne si siano rivolte al sito dell'associazione Non una di meno per denunciare violenze e soprusi subiti? Non è una domanda retorica né provocatoria. È un quesito a cui credo si dovrebbe provare a dare una risposta.



      
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Il Gazzettino