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Egregio Direttore
quasi giornalmente veniamo informati di episodi fortemente criticabili sul mondo della giustizia e dei suoi attori principali. Non c'è nessun organo Costituzionale che possa intervenire e a questo punto, mettere un po' di ordine, imporre non suggerire, una maggior affidabilità a coloro che sono chiamati a sorvegliare ed eventualmente punire quei cittadini che in vari modi delinquono? Quale fiducia si può avere nei loro confronti e sopratutto nel loro operato?
Sergio Bianchi
Venezia
Caro lettore,
la domanda chiave, quella molti cittadini oggi si pongono, è proprio quella con cui lei conclude la sua riflessione: ci si può fidare di questa magistratura? Si può avere fiducia di una categoria così importante che vede però troppo spesso tanti suoi esponenti al centro di manovre oscure, inchieste e intrighi di ogni genere? Dopo il caso Palamara che ha scoperchiato e reso chiaro a tutti il perverso e scandaloso meccanismo delle nomine lottizzate tra le correnti e l'intreccio inestricabile tra toghe e politica, ecco apparire la misteriosa ma influente loggia segreta Ungheria di cui farebbero parte anche molti magistrati importanti e cui, aspetto altrettanto inquietante, si ha notizia non perchè viene aperta un'inchiesta, ma perchè un'alta funzionaria del Csm, l'organo di autogoverno della magistratura, la invia in forma anonima ad alcuni giornali.
Il Gazzettino