Giusto parlare del "guerrieri", ma ai giovani disabili va data anche la possibilità di lavorare

Giusto parlare del "guerrieri", ma ai giovani disabili va data anche la possibilità di lavorare
Caro direttore, in questi giorni, con strana intensità televisiva, ci stanno facendo vedere tanti giovani disabili, definiti guerrieri, perché sono riusciti a:...

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Caro direttore,
in questi giorni, con strana intensità televisiva, ci stanno facendo vedere tanti giovani disabili, definiti guerrieri, perché sono riusciti a: guidare la macchina stando in carrozzina, fare il salto mortale con la carrozzina, battere il bullismo stando in carrozzina ed altre amenità; potrei aggiungere anche i nostri guerrieri dei Black Lions per due anni consecutivi campioni d'Italia di Hockey in carrozzina. Onore al merito a tutti. Peccato però che non si sia fatto notare che il 99% di questi guerrieri non ha un lavoro, perché nessuno e ribadisco nessuno ha voglia di provare a mettere alla prova lavorativa uno di questi ragazzi. In questi giorni sto cercando di inserire una ragazza che vorrebbe lavorare, ma grazie alla sua disabilità non trova nessun imprenditore guerriero disposto a darle una opportunità, così è costretta a vegetare tra uno stage e l'altro offerto dall'uls a 9 euro al giorno (pseudo rimborso spese), senza poter aspirare ad un vero lavoro con una paga reale. Suggerisco al Presidente Mattarella di dare il premio di Alfiere della Repubblica a quegli imprenditori (non cooperative sociali il cui scopo è statutario) che accettano la sfida di dare una possibilità a questi ragazzi, che hanno studiato e alcuni si sono anche laureati e che non vogliono essere guerrieri, ma lavoratori.

Gianfranco Bastianello
UILDM Venezia



Caro lettore,
il presidente della Repubblica, che oggi è in Veneto, non ha certo bisogno dei nostri consigli e dei nostri suggerimenti. Ma la civile denuncia contenuta nella sua lettera merita di essere ascoltata: il lavoro è un'esperienza fondamentale nella crescita delle persone e nell'affermazione del loro ruolo nella società. Sarebbe dunque importante che qualche imprenditore del Nordest raccogliesse il suo appello e aprisse le porte della propria azienda a qualche guerriero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino