Mai così tanti libri sul Ventennio, ma ormai è storia anche se c'è chi si ostina a guardare al passato

Mai così tanti libri sul Ventennio, ma ormai è storia anche se c'è chi si ostina a guardare al passato
Caro direttore, ho notato che in questo periodo stanno uscendo molti libri e proponendo diversi programmi televisivi dedicati al ventennio fascista come mai se ne erano visti...

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Caro direttore,
ho notato che in questo periodo stanno uscendo molti libri e proponendo diversi programmi televisivi dedicati al ventennio fascista come mai se ne erano visti prima. Sarà l'effetto traino dovuto alla recente vittoria del centrodestra oppure sotto c'è una precisa strategia?


R.L.


Caro lettore,


non penso che ci sia nessuna particolare strategia. Credo che la pubblicazione in questo periodo di numerosi libri e articoli sul fascismo sia legata soprattutto a un anniversario: quello della Marcia su Roma, che proprio un secolo fa in questi giorni, determinò una tragica svolta nella storia italiana e segnò l'avvento del fascismo. Il 30 ottobre, dopo la calata sulla capitale delle camice nere, il pavido re Vittorio Emanuele III incaricò Benito Mussolini di formare un nuovo governo e la data della Marcia su Roma divenne per la propaganda mussoliniana il punto di riferimento per il conteggio degli anni dell'era fascista. In realtà quella di Roma fu tutt'altro che una marcia trionfale ma piuttosto un'ambigua messinscena, orchestrata con la connivenza di potentati economici e politici, per aprire la strada all'ascesa di Mussolini. E in particolare su questi aspetti si sono concentrati storici e giornalisti. Senza dubbio poi qualcuno ha cercato anche di usare politicamente la coincidenza di questo anniversario con la vittoria, a un secolo di distanza, del centrodestra e in particolare con l'ascesa di Giorgia Meloni alla presidenza del Consiglio. Al premier qualcuno ha anche imputato di non aver ricordato quella data, ovviamente per condannare l'avvento del fascismo da cui peraltro Giorgia Meloni aveva nettamente preso le distanze nel suo intervento di insediamento. Purtroppo temo che per qualcuno la campagna elettorale non sia mai finita e non si rassegni all'esito del voto. Ma se la sinistra invece di contrastare e contestare la destra e il premier sui contenuti e le proposte di governo, proponendone di alternativi, continuerà a vantare la propria superiorità democratica e a pretendere dagli altri l'esame del sangue, temo che inanellerà solo altre sconfitte.
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Il Gazzettino