Caro signor Direttore, e adesso come la mettiamo? Il vento del No ha spazzato via, a ragione, quella che voleva essere...
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e adesso come la mettiamo? Il vento del No ha spazzato via, a ragione, quella che voleva essere una riforma costituzionale pasticciata. Ora il pensiero è il come fare, cioè se devono esserci elezioni più o meno anticipate o a scadenza naturale, con quale formula di sistema elettorale e con che tipo di governo. È chiaro che è un bel rebus basti prendere atto che quanto previsto dall'Italicum è stato spazzato dal referendum popolare, l'Italicum è stato approvato dal parlamento in vigore, la cui elezione Porcellum è stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta, quindi rimane in essere il Mattarellum. In teoria il ricorso alle urne dovrebbe essere fatto con il Mattarellum e il Parlamento che ne uscirà, eletto dal Popolo, in via provvisoria dovrà provvedere ad una nuova legge elettorale a larghissima maggioranza. Si debba tener presente che in primavera si dovranno svolgersi le elezioni amministrative con termini stretti e non ultimo il voto per l'autonomia del Veneto, quindi sarebbe auspicabile che si ricorra all'election day per evitare sprechi di denaro.
Celeste Balcon
Belluno
Caro lettore,
voglio sperare che non consumeremo i prossimi mesi in litigi e dibattiti estenuanti sulla nuova riforma elettorale. Preso atto che l'Italicum è stato bocciato dal parlamento, si faccia rapidamente una nuova legge che risponda alle esigenze di rappresentanza e governabilità e non alle aspettative di vittoria di questo e dell'altro schieramento. Personalmente sono a favore di una legge proporzionale con sbarramenti e premi di maggioranza di coalizione, ma credo che la cosa più importante sia disporre di una legge chiara, che non incorra negli strali della Corte Costituzionale e che consenta al popolo di scegliere chi deve governare il Paese. Dopo l'esito del referendum credo che sia questa la cosa più importante. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino