La pesante eredità della Prima Repubblica

La pesante eredità della Prima Repubblica
Caro Direttore, la gente si lamenta di questi politici che continuano a sbranarsi, non solo a parole, senza pensare al bene del...

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Caro Direttore,

la gente si lamenta di questi politici che continuano a sbranarsi, non solo a parole, senza pensare al bene del Paese. Non sono d'accordo. Non siamo un popolo di santi. Il confronto, anche duro, serve da controllore. Una volta invece DC e PCI si spartivano tutto: soldi, privilegi e careghe. Tutti erano contenti. Tanto pagava Pantalone.
Se adesso, dopo trent'anni, abbiamo ancora un debito pubblico che ci uccide, è colpa di quei signori amanti della pace e dell'accordo sottobanco.
Enzo Fuso
Lendinara (Rovigo)


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Caro lettore,
l'attuale classe politica, con le dovute ma non numerose eccezioni, non brilla né per preparazione né per lungimiranza. Anche per questa ragione spesso si assiste a una acritica rivalutazione delle classi politiche del passato.
Ora, non ci sono dubbi che la qualità media dei politici della cosiddetta Prima Repubblica fosse superiore a quella attuale; tuttavia prima di intonare pianti e rimpianti per il tempo che fu, non andrebbe dimenticato che quella classe politica porta l'enorme responsabilità, soprattutto negli anni Ottanta, di aver fatto esplodere in modo irresponsabile il nostro debito pubblico.
Una montagna di miliardi che frena e frenerà la nostra economia e che rappresenta un enorme fardello con cui non solo le classi politiche attuali ma anche quelle future dovranno dolorosamente fare i conti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino