La differenza tra un ladro e il cittadino che si difende

La differenza tra un ladro e il cittadino che si difende
Egregio direttore,  trenta rapine, sette procedimenti penali, nove mesi di prigione non sono ancora sufficienti, nel...

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Egregio direttore, 

trenta rapine, sette procedimenti penali, nove mesi di prigione non sono ancora sufficienti, nel nostro Paese, per capire chi sia il colpevole fra un rapinatore seriale e la vittima finita nel suo mirino. Il macellaio di Legnaro, trattato peggio del bandito, sta vivendo una situazione veramente incredibile, degna delle migliori tradizioni giudiziarie italiane. Rovinare la vita delle persone oneste non sembra, ormai, solo il compito dei malviventi, ma anche di una giustizia incomprensibile a molti. Se la colpa è delle leggi in vigore e non di chi le applica, credo sia sempre tardi quando si provvederà a definire, una volta per sempre, la non piccola differenza fra delinquente abituale ed onesto cittadino, da tutelare sempre ed in ogni luogo.

Vittorio De Marchi 
Albignasego (Padova)


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Caro lettore, 

qualcuno ha scritto che non bisogna essere avvocati e magistrati per comprendere che legalità e giustizia sono lontani dall’essere sinonimi. Purtroppo lo verifichiamo spesso. Saranno i giudici a decidere se il macellaio di Legnaro, nel difendersi dal tentativo di difendersi dalla rapina subita in casa, abbia oltrepassato i limiti della legittima difesa. Ma la vicenda resta inquietante ed allarmante per un duplice motivo. Perché ci conferma che nel nostro Paese vige l’incertezza della pena e in troppi casi un malvivente che si è macchiato di anche di numerosi delitti riesce a farla franca, sfruttando le pieghe delle legge o avvalendosi di qualche discutibile sentenza: se nei confronti dell’autore della rapina fossero state davvero applicate le misure restrittive disposte, oggi non saremmo qui a commentare questa brutta storia. La seconda ragione è che una vicenda processuale come questa rischia di ingenerare nell’opinione pubblica la sensazione che vittima e carnefice possano essere messe sullo stesso piano. Anzi, mentre il ladro è in libertà, la vittima della rapina rischia doppiamente di essere punita: da una condanna per eccesso di legittima difesa e dal risarcimento danni. Il Far West non ci piace e la giustizia fai-da-te è inaccettabile. Basterebbe poter contare su una giustizia giusta ed equilibrata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino