La "umanità" di Hitler non c'entra con Dunkerque

La "umanità" di Hitler non c'entra con Dunkerque
Caro direttore, vorrei esprimere alcune mie idee in merito al super decantato film Dunkerche o Dunkirk. Da sempre la storia è scritta dai vincitori, a far passare per un...

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Caro direttore,
vorrei esprimere alcune mie idee in merito al super decantato film Dunkerche o Dunkirk. Da sempre la storia è scritta dai vincitori, a far passare per un grande successo una clamorosa ritirata ci vuole molto coraggio e fantasia. A El-Alamein i nostri eroici soldati ebbero almeno l'onore delle armi, ma sulla Manica l'orgoglioso esercito di Sua Maestà, gli eredi di De Gaulle, i Polacchi ed altri mostrarono le terga ad un nemico in quel momento invincibile, lasciando sul terreno le armi (comprese quelle individuali, elmetti, buffetterie e quant'altro).

Quello che nessuno ha mai spiegato è il perché Hitler con una flotta aerea imponente ed intatta non abbia ordinato la distruzione di una massa di sbandati che la storia ha quantificato in quattrocentomila. Diceva un nostro parroco: «Anche un arancio marcio può contenere uno spicchio buono». Vuoi vedere che fra dieci generazioni, ricordando le Fosse di Katin oggi cancellate dalla storia dei vincitori, qualcuno ammetterà che Hitler ha risparmiato almeno parte dei quattrocentomila di Dunkerque?
Giuliano Dori
Abano Terme


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Caro lettore,
non ho ancora visto il film di Cristopher Nolan, ma non ci sono dubbi sul fatto che Dunkerque sia stata una disperata ritirata, non certo un capolavoro di strategia militare. Sulle ragioni che indussero Hitler, dotato di risorse straordinarie, a non sferrare un attacco decisivo a Dunkerque, gli storici si interrogano da tempo. C'è chi sostiene che il Fuhrer temeva con un'offensiva di sguarnire altri fronti strategici; altri sono convinti che si fece convincere da Goering ad affidarsi solo all'aviazione e chi infine ritiene che lo abbia fatto per tenersi comunque un canale aperto con la Gran Bretagna. In ogni caso, con buona pace del suo saggio parroco, escluderei dalle diverse ipotesi una scelta di umanità. Un signore che ha pianificato la distruzione di massa di milioni di persone, non si sarebbe certo fermato di fronte ai 400 mila di Dunkerque. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino