L'Italia ha perso contro la Svezia e se non riesce a invertire la rotta sarà fuori dai mondiali. Certo i problemi che investono il Paese sono ben più gravi, ma...
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Lettera Firmata
Caro lettore,
non esageriamo: abbiamo i nostri problemi, ma l'Italia del 1948 era conciata assai peggio. E la minaccia comunista ce la siamo definitivamente lasciata alle spalle. Chi ha vissuto quegli anni sa bene cosa significa. Certo, di Gino Bartali all'orizzonte non se ne vedono. Men che meno sui campi di calcio. Se la nostra qualificazione ai Mondiali è appesa a un filo la ragione è una sola: la pochezza del nostro movimento calcistico, intorno al quale girano molti soldi e tante chiacchiere ma pochi fuoriclasse. Uno degli ultimi, Andrea Pirlo, ha appeso gli scarpini al chiodo qualche giorno fa e non si vedono all'orizzonte suoi successori. Comunque speriamo di riuscire a qualificarci: in fondo dobbiamo battere con un paio di gol di scarto gli svedesi, aitanti e grintosi (persino troppo) ma certo non sopraffini giocatori. Se ciò non accadesse, facciamocene una ragione: uno choc potrebbe essere salutare per il nostro calcio e per i tanti dilettanti allo sbaraglio che lo popolano e, spesso, lo governano pure. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino